Siamo in attesa di sapere quale scusa inventerà questa volta l’amministrazione comunale di Modena, e con essa quelle delle città della provincia per impedire ai negozi di aprire nel lungo ponte del Primo Maggio. Vediamo se si riuscirà di nuovo a far perdere un’occasione ai negozianti del centro.


Leggiamo che i Musei saranno aperti: allora perché non approfittare per rendere vivo il centro delle città, per mostrare ai turisti la calda accoglienza del cuore dell’Emilia. Dov’è la vocazione artistica e turistica di Modena? Si riduce tutto ai 200.000 euro dati al Palladino per un telo copri-ghirlandina? Questa è Modena città d’arte? Sacrificata sull’altare degli accordi sindacali.
Gli amministratori che si arroccavano dietro le ordinanze della Regione, smentiti dalla Regione stessa adesso cosa faranno? Speriamo di non dover assistere allo stesso spettacolo poco edificante del 25 aprile, dove i negozianti onesti avevano le serrande chiuse, i furbi, aperte, e nessuno in grado di rendere giustizia a chi rispetta le regole del vivere comune anche quando non è d’accordo.
Questa è la Modena del dialogo, dell’ascolto al cittadino, delle decisioni concertate tanto sbandierata dalla giunta Pighi: naturalmente se chi parla è d’accordo con loro. E – ancora – la Provincia tace e acconsente.

Avv. Luca Ghelfi, PDL
Candidato alla presidenza della Provincia di Modena