Il mese di marzo ha segnato anche l’avvio dei primi nuovi corsi formativi di Cescot-Confesercenti: si tratta di un pacchetto di 15 corsi specifici che svolgeranno nell’arco dell’anno, dedicati al settore del terziario e del turismo, rivolti a titolari e dipendenti di aziende finalizzati all’aggiornamento, ma soprattutto all’apprendimento di nuove competenze professionali.
Da sempre le crisi hanno risvolti negativi, a maggior ragione quella attuale di cui poco si conosce la portata. Ma come si avverte da più parti i periodi di difficoltà economiche possono offrire anche buone opportunità: in particolare in termini di formazione.
Cescot, il Centro Sviluppo, Commercio, Turismo e Servizi di Confesercenti è rivolto all’ambito della formazione orientato oggi più che mai a dare risposte adeguate: formando nuove figure professionali ed arricchendo ulteriormente quelle esistenti. “E’ importante – afferma il direttore di Cescot Marco Pedretti – ed opportuno al tempo stesso per fronteggiare la crisi economica in atto, investire in primo luogo nella formazione”. Sono infatti partiti da questo mese i primi corsi, con un’offerta formativa di qualità, mirata alla crescita professionale e all’aggiornamento.
L’offerta di Cescot rimane una costante nel tempo. Istituiti nel 1985, hanno interessato oltre 9000 aziende, formato 11 mila corsisti e collaborato con ben 500 docenti. Ogni anno Cescot organizza 60 corsi di aggiornamento per i lavoratori di cui 10 dedicati all’avvio dell’impresa; 200 invece sono i percorsi individuali per apprendisti e 5 i seminari specialistici. I percorsi formativi tendono a sviluppare e potenziare le performance delle aziende del territorio nelle aree del turismo, dei pubblici esercizi, dell’informatica, di sicurezza e ambiente, del commercio, di gestione e amministrazione commerciale e di marketing e lingue straniere. In questi ambiti si propongono di promuovere innovazione e sviluppo di piccole e medie imprese nel settore del commercio, dei servizi e del turismo.
“Nonostante la crisi – ricorda Pedretti – la richiesta dei corsi è molto elevata. Per questo ci muoviamo con un offerta dettagliata, rivolta a persone occupate o in cassa integrazione finalizzata alla copertura dei bisogni formativi manifestati dalle aziende del terziario e del turismo. La crisi si vince prima di tutto nel momento in cui si è in grado di offrire una formazione adeguata che permette di stare all’avanguardia sul mercato e consente di cogliere quelle che sono le priorità di una clientela sempre più esigente e selettiva”.
I corsi promossi da Cescot, verranno svolti con la partecipazione dell’Ente Bilaterale Tds e Confesercenti Turismo, oltre alla collaborazione delle tre rappresentanze sindacali. Constano: di 24 ore d’aula in cui vengono sviluppati da docenti altamente qualificati (psicologi, manager, sociologi, cuochi, barman, vetrinisti, esperti di marketing, ecc.), moduli di preparazione di tipo teorico realizzati e di 6 ore di Project Work. Ogni corso è destinato a 10 persone: per consentire ad ogni partecipante di essere seguito in modo approfondito.
Cescot lavora al servizio delle aziende e dei lavoratori utilizzando soprattutto il canale dei finanziamenti; diventa partner dell’azienda e mette a disposizione la sua profonda conoscenza dei vari canali, locali e comunitari ai quali si può accedere. Le principali possibilità per finanziare interventi formativi sono il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Fonter. Il Fondo Sociale Europeo incentiva la formazione continua dei lavoratori attraverso l’erogazione di fondi per realizzare azioni di formazione e riqualificazione professionale, attività di orientamento e consulenza, lo sviluppo di sistemi formativi innovativi e l’aggiornamento o riqualificazione dei formatori, tenendo particolarmente conto dei bisogni delle piccole imprese del territorio. Fonter, il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua del Terziario, costituito da Confesercenti, Cgil, Cisl e Uil invece, permette alle aziende di effettuare corsi di formazione gratuiti e personalizzati per il proprio personale dipendente nei settori di commercio, turismo, servizi e socio sanitario, attraverso il versamento di una quota pari allo 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”). Cescot Modena anche attraverso Fonter, è in grado di offrire: un aggiornamento continuo (formazione professionalizzante) per accrescere il know how per la competitività, attraverso corsi tenuti da docenti altamente qualificati, in aule e laboratori attrezzati, con metodologie didattiche di immediato riscontro. I suddetti corsi possono essere: a Catalogo, cioè già programmati sulla base della nostra esperienza, Aziendali, cioè “costruiti su misura” per l’azienda, realizzati in accordo tra lavoratore e datore di lavoro, svolti in orario di lavoro e completamente gratuiti per tutti i lavoratori dipendenti di quelle aziende che già aderiscono o che vorranno aderire a Fonter.
“Ciascun corso – ricorda Pedretti – dato il calo dei consumi nel terziario, è stato pensato (dopo anche quanto è emerso dai focus group concepiti appositamente sulle problematiche che il mercato pone) al fine di dare una risposta qualificata in termini di preparazione del personale, ma anche d’inserimento di elementi di innovazione nella gestione dell’esercizio in un contesto economico di stagnazione dei consumi. Il personale deve essere adeguato sia sul prodotto che sul servizio. Il nostro compito in altri termini è quello di fornire gli strumenti necessari per raggiungere obiettivi importanti. La crisi impone oggi un accurato studio del mercato e della domanda. Per questo i corsi vogliono essere anche un valido aiuto agli imprenditori per consolidarne la loro presenza e per rispondere a tutte le domande che il mercato pone. Investire nella formazione – conclude Pedretti – significa in primo luogo rimanere sul mercato, rispondere in maniera adeguata alla crisi, preparare le aziende ad affrontare quanto avverrà dopo. E la formazione Cescot si rivela sempre un punto di riferimento efficace nel trovare soluzioni adeguate”.