Si chiama ‘Naso rosso’ il progetto presentato questa mattina a Palazzo Chigi dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e dal direttore dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Piergiorgio Zuccaro. Il progetto sperimentale coinvolgerà 10 Regioni, “ed è affidato proprio all’Iss per cercare di dare scientificità all’intervento”, spiega Meloni.
“L’iniziativa – continua il ministro – si muove su tre direttive: prevenzione e informazione nei locali notturni attraverso volontari formati dagli esperti dell’Iss, che si troveranno negli stessi luoghi di aggregazione giovanile; formazione di quanti lavorano nei locali, per esempio barman e buttafuori, che devono diventare operatori sociali; e infine sperimentazione di nuovi modelli di intervento, tra cui il progetto di soccorso per riportare a casa chi ha bevuto troppo”. In questo caso l’Italia ha preso in prestito, e migliorato, un progetto attivo da decenni in Canada dove sono state ‘traghettate’ al sicuro dalla discoteca alla propria abitazione oltre un milione e mezzo di persone tropo ubriache per mettersi al volante. “Anziché accompagnare solo a casa – continua Meloni – noi vogliamo fare prevenzione all’interno dei locali, provando a spostare prima nel tempo la nostra azione di intervento contro gli incidenti stradali”. Il progetto però, non nasconde il ministro, offre anche un altro importante risvolto. “Ci consente, dopo rapporti tesi tra governi e gestori dei locali da ballo e di divertimento, di individuare chi è veramente intenzionato a collaborare, distinguendo così i gestori responsabili da quelli privi di scrupoli”. L’intero progetto costerà al ministero della Gioventù 2 milioni di euro, a cui se ne affiancano altri 3 messi a disposizione con un bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale da pochi giorni, rivolto alle associazioni intenzionate a fare la loro parte promuovendo progetti finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale. Il concetto nuovo espresso da Meloni è che “non sempre si può offrire la stessa risposta sull’intero territorio nazionale. Non possiamo – chiarisce – trattare allo stesso modo le discoteche della riviera romagnola e l’abitudine all’aperitivo lungo che è invalsa nelle grandi città”. Quindi gli interventi potranno essere calibrati e calati nella realtà specifica, “anche grazie alla collaborazione dell’Unione delle Province italiane, a cui spetta la manutenzione delle strade provinciali”, continua Meloni.’Naso rosso’ entrerà a regime a marzo, ma intanto alcuni test prova sono pronti per debuttare questo venerdì in alcuni locali di Roma. Accanto, assicura Meloni, “ci saranno anche campagne di informazione e comunicazione e una sezione del sito del ministero, con l’intento di creare un portale ad hoc anche in collaborazione con le associazioni”. Il ruolo dell’Iss sarà quello di sostegno tecnico.”Nei locali che vorranno ospitarci – spiega Zuccaro – ci sarà uno spazio dedicato ai volontari che avremo formato. In tutto 300. Lì si potrà instaurare un rapporto di ascolto e monitoraggio dei giovani che si dichiareranno disposti a partecipare al progetto. Sicuramente volontari coetanei o comunque giovani – dice – sapranno intercettare meglio i bisogni, i dubbi e i problemi dei ragazzi”. All’interno dello spazio dedicato, ovviamente “ci saranno anche gli apparecchi per la misurazione del tasso alcolemico, in tutto simili a quelli in dotazione alla Polizia. Ma pensiamo anche che sia importante distribuire come gadget i kit monouso fai-da-te per responsabilizzare i giovani”.
Fonte: Adnkronos