La cooperazione tra il Marocco e la Regione Emilia-Romagna, la libertà religiosa, l’immigrazione, la collaborazione con la comunità
marocchina in Italia e la situazione nel Sahara occidentale. Sono i temi affrontati nel corso della visita in Regione dell’ambasciatore in Italia
del Marocco Mohammed Nabil Benabdallah, in carica dal 7 novembre scorso.


Il diplomatico, accompagnato dal console generale del Marocco Mohamed Laghmari, è stato ricevuto dal vicepresidente della Regione Flavio Delbono
e dalla presidente dell’assemblea legislativa
dell’Emilia-Romagna Monica Donini.
L’ambasciatore, alla sua prima visita a Bologna, ha raccontato del processo di democratizzazione e delle riforme importanti che il Marocco
sta portando avanti e si è detto disponibile a lavorare insieme all’Emilia-Romagna nell’ottica di uno sviluppo economico, sociale e culturale della regione del Maghreb e per la completa integrazione della comunità marocchina (la prima numericamente parlando in regione, con oltre
26 mila persone, e la seconda in Italia).
Il vicepresidente Delbono ha confermato l’interesse della Regione a un rafforzamento dei rapporti con il Marocco e l’avvio di collaborazioni
concrete.
Per quanto riguarda la situazione del popolo Sahrawi – nei cui campi profughi la Regione da anni ha in campo molte iniziative di carattere
umanitario e di solidarietà internazionale – Donini e Benabdallah hanno auspicato che i tavoli bilaterali, promossi tra le autorità marocchine e
quelle del Polisario, arrivino a definire una soluzione coerente con le norme del diritto internazionale e sotto l’egida dell’Onu.
La visita si è conclusa con l’invito alla Regione allo svolgimento di una visita in Marocco.

I progetti della Regione
Il bilancio 2009 prevede il cofinanziamento di due progetti per lo sviluppo in Marocco, in collaborazione con organizzazioni non
governative e associazioni di volontariato.
Il primo è un progetto per la promozione dell’eco-turismo e per il sostegno alla micro-impresa femminile, come fattori di sviluppo rurale
integrato, in tre comuni del sud del Marocco: villaggi rurali nelle province di Tata (250 Km a sud est di Marrakech, valicata la catena
dell’Alto atlante) e Tiznit (zona costiera a 80 Km a sud di Agadir). Il costo complessivo è pari a 57.967 euro, di cui 28.983 di finanziamento regionale.
Il secondo mira a consolidare la crescita economica dei Comuni rurali di Sidi Boumahdi e Meskoura (provincia di Settat), attraverso
l’integrazione e la promozione delle capacità individuali, della donna e il sostegno all’associazionismo per la realizzazione di appropriate attività produttive. Il costo totale del progetto è di pari a 210.394 euro, di cui 100.990 di fondi regionali.