Non sono bastati al teatro Ridotto di Bologna i 18 mila euro ricevuti dal Comune e i 17 mila euro dalla Regione Emilia Romagna, come sostegno alla propria attività. Il direttore artistico della Casa delle culture e dei teatri, Renzo Filippetti, è tornato oggi a lanciare il suo annuale appello.

“Vogliamo capire se siamo un problema o una risorsa e le istituzioni su questo devono risponderci. Stiamo decidendo cosa fare del teatro, visto che le risorse sono insufficienti e la prossima stagione è a rischio”.
Oltre ai 35 mila euro di fondi pubblici, il teatro realizza 10 mila euro circa di ingressi all’anno e riceve altrettanti fondi da sponsor privati. Tuttavia, anche quest’anno la stagione è stata messa in piedi e sarà dedicata alla memoria del regista e attore bolognese Leo De Berardinis, spentosi a settembre dopo un lunghisso coma.

Il cartellone del Ridotto, presentato oggi a Palazzo D’Accursio, si aprirà il prossimo 14 gennaio con uno spettacolo di teatro-danza dedicato a Grotoski e si chiuderà il 9 maggio con ‘Il paese che non c’è’ diretto da Antonio Tassinari. Nel programma c’è spazio anche per le giovani compagnie e per i testi di Tonino Guerra su cui si basa ‘Farfalle’, in scena il 29 e 30 aprile.