Per Natale temperature in diminuzione e peggioramento: possibile arrivo della neve in città per Santo Stefano. A Modena il “bianco Natale” continua a mancare dal 1963.

Finalmente – afferma Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – dopo tanta pioggia e maltempo è tornato il sole. In realtà, però, i problemi non mancano. Questa mattina, complici le inversioni termiche, sul territorio modenese e in città era presente una fitta nebbia e, in alcune zone, anche ghiaccio. Infatti fuori città i termometri sono scesi a -1,-2°C, mentre presso la stazione dell’Osservatorio in centro a Modena abbiamo registrato una minima di +2.7°C. E nella giornata le temperature sono arrivate fino a +7.6°C, un valore sopra le medie stagionali, ma con una forte inversione termica (a Canevare, 1.200 m, quasi 12°C!), il che provoca un innalzamento dei valori di inquinamento”.

La situazione di alta pressione, con blandi flussi settentrionali ma miti, permarrà fino alla Vigilia di Natale, quando, complice il rafforzamento di un campo di alta pressione con massimo sulla Finlandia, aria fredda muoverà verso l’Italia, portando un peggioramento già il giorno di Natale Ma, sarà per il giorno di S. Stefano (26 dicembre), che l’abbassamento di temperatura potrebbe portare la neve anche in pianura. “C’è da ricordare – fanno notare gli esperti dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – che il vero “Bianco Natale” a Modena, come ben descritto nel volume sulle misure Meteoclimatiche modenesi, manca dal 25 dicembre 1963, quando caddero 13 cm di neve. Neve, ma non misurabile si osservò anche più avanti nel 1965 e 1990”.
Complessivamente Modena annovera solo 7 nevicate natalizie misurabili e 10 nel giorno della Vigilia, la qual cosa smentisce la tradizione del bianco Natale, almeno per la nostra città. Ancor più scarse le nevicate il giorno di S. Stefano: 4 soltanto, nel 2001 (3 cm), 1993 (6 cm), 1926 (2 cm) e la più abbondante, 18 cm, nel lontano 1870.

Quest’anno quindi – commenta Luca Lombroso – difficilmente interromperemo la serie di 45 anni di assenza del ‘Bianco Natale’, mentre esistono speranze di vedere imbiancato il giorno di Santo Stefano, anche se al momento la speranza, o rischio a seconda dei punti di vista, fonda su una concretezza del 70% e sarà, comunque, una debole nevicata in città, stimabile fra 0 e 3 cm”.

Le previsioni, più in dettaglio, indicano per il giorno martedì 23 dicembre una mattina nebbiosa in pianura e soleggiata in montagna, con dissoluzione della nebbia in mattinata. Sarà una giornata mite in montagna e relativamente fredda, ma solo al mattino, in città.

Anche mercoledì 24 dicembre, il tempo sarà senza cambiamenti, con nebbie e strati di smog sulle città e sole in montagna, ma in giornata arriveranno le prime nubi.

Il giorno di Natale, giovedì 25 dicembre ci sarà ancora una mattina fra discretamente soleggiata in montagna e parzialmente nebbiosa in pianura, ma in fretta sopraggiungeranno nubi e i primi piovaschi in pianura con comparsa dei fiocchi in collina fin dal pomeriggio. A sera la neve potrebbe già comparire, molto debole, in alcune zone di pianura, per poi tentare di estendersi ovunque il giorno di Santo Stefano.

Venerdì 26 dicembre potrebbe essere una giornata di neve intermittente, a tratti continua, in prevalenza però debole.
Le temperature di conseguenza, dagli attuali valori sopra le medie storiche, scenderanno dal giorno di Natale.

Ma non sarà gran freddo – conclude Luca Lombroso -. Sarà solo un ritorno a valori termici più consoni e alle medie stagionali, nulla a che vedere con quanto vissero i nostri bisnonni nel bianco e gelido Natale del 1870, quando la neve cadde ininterrotta dal 22 al 26 dicembre per complessivi 75 cm e il giorno della Vigilia il nostro Osservatorio registrò -12.6°C di temperatura minima e ai Giardini Ducali il termometro scese a -17°C!”.