Siamo sinceramente esasperati e stanchi per l’ennesima aggressione nei confronti di un operatore sanitario impegnato a svolgere il proprio lavoro. E’ accaduto questa mattina al Pronto Soccorso Generale del Policlinico S.Orsola-Malpighi.

La situazione è insostenibile, per l’aumento dei carichi di lavoro che, da Natale, impegnano gli operatori, OSS e Infermieri in turni di reperibilità sugli smontanti notte a fronte di un costante sotto organico ormai fisiologico e per picchi di ricoveri.

Come FP-CGIL da mesi segnaliamo all’Azienda che la situazione non consente alle lavoratrici e lavoratori di operare in sicurezza oltre a determinare condizioni psicofisiche non più sostenibili. Non si può più considerare la situazione come emergenziale, ormai è la normalità.

Già dalla settimana scorsa abbiamo chiesto l’immediata apertura di un tavolo per trovare soluzioni a partire dall’incremento di personale necessario per garantire qualità del servizio per le persone che accedono e sicurezza per chi in esso opera.

Non possiamo che esprime solidarietà e vicinanza all’operatore colpito dall’aggressione e sottolineare la grande professionalità con cui il personale infermieristico affronta giornalmente situazioni al limite della sopportazione.

Il Policlinico S.Orsola- Malpighi deve essere luogo di eccellenza nella cura dei cittadini e delle cittadine e nella salvaguardia della sicurezza del lavoro e per questo siamo pronti ad agire tutti gli strumenti sindacali, mobilitazione compresa.

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La Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità della provincia di Bologna è intervenuta sul tema aggressioni, più e più volte denunciato pubblicamente dal sindacato, che ancora una volta è intervenuto in difesa dei diritti e del benessere dei lavoratori operanti presso il suddetto nosocomio bolognese. “Gli operatori sanitari non sono tutelati abbastanza, l’escalation di violenza contro questi ultimi deve essere bloccata subito dall’Azienda. Come già espresso in precedenza, ripeto la necessità di adottare l’utilizzo dello smartwatch. Un dispositivo utile, appunto, per allertare prontamente le Forze dell’Ordine e monitorare la posizione dell’operatore, in quanto collegato, tramite tasto SOS, alla centrale operativa della Polizia” ha dichiarato Sepe.