Centri estivi modenesi, il Consiglio: “più risorse per l’inclusione”
Autore immagine: Roberto Brancolini

Prevedere adeguate risorse in bilancio per estendere il servizio dei Centri estivi e per renderli sempre più inclusivi, soprattutto per i bambini con disabilità anche attraverso una progettualità condivisa con i gestori. È l’invito che il Consiglio comunale rivolge all’Amministrazione approvando, nella seduta di mercoledì 20 novembre, la mozione presentata da Spazio democratico. Il documento è stato approvato con il voto a favore anche di Pd, Avs, Movimento 5 stelle, Modena Civica, Lega Modena e Modena per Modena; astensione per Fratelli d’Italia.

Considerando le crescenti richieste delle famiglie di iscrivere i figli ai Centri estivi oltre le tre settimane con i costi dell’educatore sostenuti dall’amministrazione, e tenuto conto della necessità di promuovere sempre più una cultura dell’inclusione, la mozione chiede di prevedere adeguate risorse in bilancio per aumentare le ore di coperture del servizio e per sviluppare contesti e ambienti inclusivi che permettano di superare l’assegnazione “a uno a uno” dell’educatore, se non per situazioni di gravità. Inoltre, si richiede di organizzare incontri di formazione per i gestori affinché la partecipazione dei bambini con disabilità avvenga in condizioni di pari opportunità con gli altri bambini. Infine, si chiede di informare i consiglieri comunali su eventuali modifiche apportate al bando 2025, prima della sua pubblicazione.

Illustrando l’atto, Grazia Baracchi ha ricordato che i diritti di bambine e bambini con disabilità sono tutelati da diverse normative e convenzioni, come quella dell’Onu ratificata dall’Italia nel 2009 che, all’articolo 30, riconosce a tutte le persone con disabilità il diritto a partecipare ad attività ricreative, con dovuti accorgimenti e misure.
Sottolineando le difficoltà per famiglie con bimbi disabili soprattutto nel periodo estivo, in cui l’accesso ai servizi può essere limitato, la mozione evidenzia l’importanza dei Centri estivi quali occasioni di socializzazione, divertimento, svago, oltre che, appunto, servizio necessario all’organizzazione familiare. A questo proposito, il documento ricorda il valore dell’adesione del Comune di Modena, anche per l’estate 2024, al progetto regionale che prevede un sostegno economico alle famiglie per la frequenza dei figli (dai 3 ai 13 anni, innalzabili a 17 anni nei casi di disabilità) ai centri estivi iscritti all’albo comunale.

Oltre alla possibilità di un contributo settimanale massimo di 300 euro, l’iscrizione consente anche di richiedere personale educativo assistenziale in caso di bambino con disabilità fino all’esaurimento del budget disponibile che, nel caso in cui il numero delle domande fosse superiore alle disponibilità. In particolare, il personale educativo-assistenziale viene attribuito per ogni bambino con disabilità fino a un massimo pari all’orario settimanale frequentato presso il contro estivo (massimo sei ore giornaliere per cinque giorni della settimana), per un periodo, di norma, di tre settimane.