Dopo l’ultima riunione di questo pomeriggio, all’inizio della prossima settimana verrà formalmente chiuso il COC (Centro Operativo Comunale) che era stato aperto il 18 ottobre, mentre nel pomeriggio di oggi, alle ore 18 circa, riaprirà il doppio tunnel di viale Sabena chiuso dal 19 ottobre a causa dell’alluvione.
In questi giorni dal tunnel di viale Sabena sono stati aspirati 110 mila metri cubi d’acqua, oltre a una grande quantità di fango. Sono inoltre stati rimossi 300 corpi illuminanti che erano finiti sott’acqua e posizionati nuovi corpi a led.
Nei prossimi giorni proseguiranno i lavori per la revisione delle due pompe danneggiate dall’alluvione e per il rafforzamento ulteriore dell’illuminazione. Fino alla conclusione di questi lavori il limite di velocità dentro ai tunnel sarà di 30 km/h.
Sui Colli invece, dopo le riaperture di via Golfreda e via dei Colli avvenute nei giorni scorsi, rimangono alcune chiusure di strade a causa di frane ancora in corso di ripristino:
- via di Sesto
- via del Meloncello all’altezza del civico 9
- via del Poggio
- via Monte Albano
- via del Paleotto
- via Torriane
Questi i principali numeri dell’alluvione che ha colpito la nostra città:
- 1.400 punti su Mappa con segnalazioni puntuali e richiesta di aiuto
- 120 strade coinvolte
- 500 persone sfollate nel picco massimo dell’emergenza
- 1.232 richieste di assistenza ricevute (tra il 19 e il 27 ottobre) attraverso il form attivato dal Comune per i cittadini colpiti
- 3.664 chiamate ricevute dalla Centrale radio della Polizia Locale
- 1.351 chiamate ricevute dal Call-Center del Comune
- 13.000 utenze disalimentate pari a circa 45.000 persone che si sono ritrovate senza luce e senza riscaldamento,
- 300 uomini e donne delle colonne mobili di protezione civile operative in città dalle varie regioni con circa 60 mezzi impegnati.
- circa 1.000 persone al lavoro durante l’emergenza
- 15.000 sacchi di sabbia prodotti e distribuiti
- 2400 volontari che hanno risposto alla chiamata del Comune tramite form on line
Al momento sono in carico ai servizi del Comune 70 nuclei familiari per bisogni connessi agli effetti dell’alluvione, di cui 20 nuclei, per un totale di circa 50 persone, sono ospitati in albergo. Inoltre gli uffici sono impegnati nel contattare telefonicamente, in questi giorni, gli 800 anziani fragili residenti nelle strade alluvionate, per monitorare il loro stato di salute e hanno visitato e sono in contatto con le strutture sociosanitarie colpite, in particolare della zona Saragozza.
Al momento risultano ancora inagibili o parzialmente inagibili circa 5 immobili in città.
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270mila euro donati da privati, imprese e associazioni al Fondo di comunità metropolitano
Ad oggi è di 270.262 euro l’importo versato sul conto corrente dedicato all’emergenza alluvione per la raccolta fondi attivata dalla Città metropolitana attraverso il Fondo sociale di comunità. Le risorse sono destinate al sostegno delle persone colpite dai recenti eventi alluvionali sul territorio metropolitano e, in accordo con i Sindaci, verranno trasferite agli enti capofila di distretto socio-sanitario ed erogate dagli enti locali dei territori maggiormente colpiti (in coerenza con le ordinanze di Protezione civile).
I criteri e le procedure di erogazione verranno definiti in modo condiviso a livello metropolitano una volta chiusa la raccolta fondi.
Nel dettaglio le donazioni arrivate sono 1.454 per un totale di 270.262 euro:
- 174.377 euro derivano dalle 1.414 donazioni effettuate da privati cittadini
- 78.920 euro sono stati donati da 32 imprese
- 10.500 euro da 2 donazioni fatte da organizzazioni sindacali
- 6.465 euro arrivano da 6 associazioni
Per donare:
IBAN IT38 F030 6902 4771 0000 0300 304
Intestato a “Citta metropolitana di Bologna emergenza alluvione”. Se si effettua bonifico da home banking, consigliamo di fare attenzione a scrivere “Citta” senza accento sulla “A”, molte applicazioni infatti non consentono l’uso di lettere accentate.
Causale “Alluvione 2024”.
Per donazioni dall’estero Bic Swift BCITITMM.
Il Fondo di comunità è nato nel 2020 come nuovo strumento di welfare metropolitano che raccoglie da parte di soggetti pubblici e privati risorse, beni, progetti e idee per far fronte ai bisogni economici e sociali delle persone, inizialmente legati all’emergenza Covid.
È stato successivamente utilizzato per la raccolta e l’erogazione di risorse connesse ad altre emergenze: l’arrivo sul nostro territorio di cittadini ucraini in fuga dalla guerra e l’alluvione 2023.
Al contempo ha permesso la realizzazione di progettualità in diversi ambiti di intervento, diventando in particolare uno strumento strutturale per la raccolta e distribuzione di beni di prima necessità, contribuendo al rafforzamento delle reti distrettuali di contrasto alla povertà nell’area metropolitana bolognese.
www.dareperfare.it
Il Sindaco metropolitano ha incaricato Enrico Di Stasi di creare un coordinamento per supportare i Sindaci in relazione con la Consulta Provinciale di Volontariato di Protezione Civile e la Regione Emilia-Romagna
Il Sindaco metropolitano ha individuato in Enrico Di Stasi, componente del Gabinetto di Palazzo Malvezzi, la figura che lo affiancherà nell’esercizio della propria competenza in materia di Protezione civile. In particolare, Di Stasi è stato incaricato di rafforzare un coordinamento metropolitano che supporti i Sindaci del territorio a fronte di eventi come quello dei giorni scorsi, in relazione con la Consulta Provinciale di Volontariato di Protezione Civile e con la Regione Emilia-Romagna. Rimangono in capo a Di Stasi anche le funzioni di supporto al Primo cittadino metropolitano in materia di Coordinamento politiche per la sicurezza e Polizia locale della Città metropolitana.