Esplosione stabilimento Toyota, ci si interroga sul tema della sicurezza sul lavoro
In Italia la questione sicurezza sui luoghi di lavoro è quanto mai di attualità, tenuto conto che ogni giorno, in media, perdono la vita tre lavoratori. Va, dunque, posta l’attenzione su un nuovo modello di fare impresa, mettendo al centro i lavoratori e la loro sicurezza, in primo luogo.
Tragedia a Borgo Panigale, interviene la Confsal
Confsal Emilia-Romagna, in una nota diffusa pubblicamente dal Segretario Regionale Alfredo Sepe, ha espresso quanto segue: “Ci teniamo, in primis, ad esprimere il nostro cordoglio per le vittime e la nostra vicinanza alle famiglie dei lavoratori colpiti da questo dramma. Quanto accaduto è l’ennesima strage italiana sul luogo di lavoro. Inaccettabile. Motivo per cui stiamo valutando di indire uno sciopero regionale che interessi tutti i settori lavorativi. Un’azione finalizzata a lanciare un segnale e riaccendere i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro”.
Sepe: “Doveroso istituire il reato di omicidio sul lavoro”
Il Segretario Regionale ha, quindi, concluso affermando: “Basta morti sul lavoro! Ormai è tempo di istituire il reato di omicidio sul lavoro: è ora che la politica si muova in tal senso, visto che in Italia si parla di 15mila morti in 14 anni e circa 10 milioni di infortuni, con una media di circa 700mila ogni anno. Nel codice penale, all’articolo 589 (omicidio colposo), è già previsto che “se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è la reclusione da due a sette anni”. Ma questo non basta, non sembra un vero deterrente: sarebbe necessario istituire un reato specifico, anche se la prevenzione rimane l’arma più potente”.