Entro l’anno Seta prevede per il bacino di Modena l’assunzione di dieci nuovi autisti, mentre nel 2025 si conclude il percorso di formazione di altri 43 candidati che stanno frequentando l’Academy aziendale, sempre per il bacino di Modena. Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità Giulio Guerzoni rispondendo all’interrogazione sul trasporto pubblico locale di Fratelli d’Italia, presentata da Elisa Rossini.
Uno dei temi sollevati è proprio la carenza di personale, un fenomeno che si è sviluppato con la ripresa dei servizi dopo la fase Covid: le prime uscite di autisti sono state gestite con assunzioni, sempre più difficoltose, per poi avviare anche l’Academy per la formazione di nuovi autisti. Nel corso del 2023, però, il fenomeno delle uscite, spesso per il rientro nei territori di origine di autisti provenienti da regioni del centro e del sud, ha raggiunto livelli del 45-50 per cento nei bacini di Modena e Reggio. Per farvi fronte Seta ha potenziato i canali di ricerca e ha aperto l’Academy aziendale a tutti i candidati idonei per acquisire la patente D e la Carta di qualificazione del conducente, ma servono almeno otto mesi dall’ingresso in aula all’avvio del neoassunto al servizio.
Nell’interrogazione si evidenziavano “i tagli del corse del trasporto pubblico locale” e si affermava come Seta non fosse più nelle condizioni di garantire il servizio di trasporto nelle misure indicate dal contratto di servizio chiamando in causa esplicitamente la presidenza della società.
L’assessore ha descritto una situazione di sottofinanziamento del trasporto pubblico a livello nazionale causata, in un settore che era già in sofferenza, dalla “tempesta perfetta” di un insieme di fattori: il Covid, il caro energia e l’inflazione. Determinando uno sbilancio finanziario stimato in 700 milioni di euro per il Fondo nazionale trasporti a cui aggiungere altri 900 milioni per il rinnovo dei contratti, visto che la carenza di autisti rappresenta un problema nazionale che al nord mediamente incide di più che al sud.
In questo contesto si colloca l’emergenza locale, con la decisione di Seta e Amo di rimodulare provvisoriamente il servizio per mancanza di autisti, alla quale – ha affermato l’assessore – non ci si può rassegnare, serve un piano di rilancio, come è stato chiesto alle aziende, ed entro ottobre è previsto un incontro dei soci di Seta e un’assemblea di coordinamento di Amo per discuterne.
Entrando nei dettagli della rimodulazione degli orari, come richiesto dall’interrogazione, l’assessore ha spiegato che non ci sono stati tagli di corse ma modifiche nella frequenza dei passaggi che, a seconda delle linee, variano dai 15 ai 2, 3, 5 e 10 minuti.
L’assessore ha poi riportato che, in base al contratto di servizio e valutando le corse saltate per cause di forza maggiore, non ha previsto penali per Seta nel 2022 e nel 2023 (solo decurtazioni chilometriche pari a 7 mila euro nel 2022 e a oltre 44 mila euro nel 2023), mentre per il 2024 sono già stati addebitati a Seta penali per quasi 48 mila euro per servizi non svolti.
L’assessore ha quindi escluso ogni attinenza tra una minore qualità del servizio di trasporto pubblico e la realizzazione di zone 30 o zone quiete scolastiche, come adombrato dall’interrogazione: migliorano la sicurezza stradale, aiutano a contenere le emissioni e non danneggiano il servizio.
Sul trasporto scolastico, oggetto di un’interrogazione a risposta scritta presentata da Spazio democratico, l’assessore ha spiegato che sono già state apportate modifiche agli orari di alcune linee sulla base delle segnalazioni delle diverse scuole e altre entreranno in vigore da lunedì 4 novembre per rispondere meglio alle esigenze di studenti, famiglie e docenti.