Si terrà a Formigine sabato 12 ottobre 2024, alle ore 10:00, la tavola rotonda “Verso una blue community”, – nell’ambito del progetto “Blue communities” – presso la Sala Consiliare del Castello di Comune di Formigine, promosso dalla Fondazione La Locomotiva.
Oltre ad un approfondimento sul contesto della situazione dell’acqua in Italia, la tavola rotonda sarà dedicata alla creazione di reti territoriali per la gestione responsabile dell’acqua. In particolare, l’obiettivo dell’evento è collaborare attivamente per ridurre i consumi diretti e indiretti di acqua, proteggendo questo bene fondamentale per tutti. Il programma prevede i seguenti interventi:
- La storia dell’acqua bene comune, di Luca Pandolfi – professore ordinario di Antropologia
culturale alla Pontificia Università Urbaniana di Roma; - Le Buone pratiche degli enti locali, di Daniela Luise – direttrice del Comitato di Coordinamento Agende 21 locali italiane;
- Le sfide dell’accesso all’acqua alla luce dei cambiamenti climatici, di Rosario Lembo – attivista impegnato da decenni sui temi del diritto all’acqua, la tutela e la cultura dell’acqua a livello nazionale e internazionale, già presidente e co-fondatore del Comitato Italiano Contratto Mondiale per l’Acqua onlus – CICMA e del CIPSI.
Per l’occasione Alessandro Ventura, presidente della Fondazione La Locomotiva, ha dichiarato: “L’Acqua è un bene comune e di conseguenza una responsabilità comune! Negli ultimi due anni in questi luoghi si è inevitabilmente aggravata l’emergenza idrica: di fronte a questa sfida, crediamo fondamentale e abbiamo scelto di promuovere la creazione di una Blue Community in questo territorio per rendere protagonisti attivi la comunità e i giovani. Si sta vivendo con sempre più resilienza rispetto alle sfide ambientali dovute al cambiamento climatico. Tuttavia, il clima non è l’unico fattore in gioco: adottare
comportamenti virtuosi come ‘comunità’ può fare la differenza nella gestione di una risorsa preziosa e non infinita come l’acqua. Ricordo che nel 2011, 13 anni fa, gli italiani votarono no a privatizzare l’acqua, ma il loro volere è stato tradito. Oggi ci ritroviamo, spesso senza saperlo, con una girandola di società per azioni a partecipazione sia pubblica che privata, comprese multinazionali e fondi di investimento stranieri, che dividono la maggioranza degli utili tra gli azionisti, con buona pace di quanto chiesto dai cittadini. Ma le Blue Communities non sono solo un’opposizione alla privatizzazione delle risorse idriche difendendo la
gestione pubblica e democratica del sistema idrico, ma sono anche impegnarsi nella sostenibilità ambientale implementando pratiche che riducano lo spreco e l’inquinamento dell’acqua. Anche per questo dobbiamo riappropriarci dell’Acqua come bene comune e creare una Blue Community locale sul territorio”.
Il progetto “Blue Communities”, coordinato dal CeVI – Centro di Volontariato Internazionale, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, iniziato nel 2023, intende promuovere la mobilitazione giovanile per il supporto alla creazione di Blue Communities, intese come reti territoriali di attori – scuole, istituzioni, cittadini, organizzazioni della società civile, gestori dell’acqua, amministrazioni locali, operatori economici –che collaborano in modo attivo e responsabile per la riduzione dei consumi diretti e indiretti di acqua, in risposta all’aggravarsi della scarsità idrica. L’iniziativa quindi si rivolge ai giovani dai 14 ai 30 anni nelle regioni del Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia. Sono partner del Progetto, oltre al CeVI: Acquifera APS, AWorld società benefit, Cittadinanzattiva APS, Coordinamento Agenda 21 locali italiane CA21L, Fondazione La Locomotiva onlus, Gruppo Missioni Africa GMA, H4O Help for Optimism, Navdanya International, People Help the People APS, Solidarietà e Cooperazione CIPSI, DPIA dell’Università di Udine.