Con la consegna della seconda tranche di finanziamento per un importo pari a 60.000 euro Transcoop tiene fede all’impegno assunto un anno fa con CuraRE di finanziare interamente la Sala di simulazione che arricchirà gli spazi e le dotazioni tecnologiche del futuro MIRE – Maternità e Infanzia Reggio Emilia in corso di edificazione. Il momento ufficiale che si è tenuto oggi ha rappresentato anche l’occasione per visitare il cantiere del MIRE nell’area dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e apprezzarne i progressi.
Ad accogliere la delegazione e il Presidente di Transcoop, Massimiliano Toscanini, la Presidente di CuraRE Deanna Ferretti e il Direttore generale dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia Cristina Marchesi. Ad accompagnarli l’Ing Tiziano Binini di Binini Partners che ha curato il progetto e l’Ing Paolo Canepari Direttore del Dipartimento Tecnico dell’azienda sanitaria. La donazione formalizzata oggi segue quella fatta da Transcoop nel 2023, pari a 65.000 euro, e rappresenta una tappa di avvicinamento alla cifra complessiva di 180.000 euro necessaria a consentire la realizzazione della Sala di simulazione, un esempio avanzato di ricerca clinica e formazione professionale in ambito di assistenza ostetrica e neonatologica.
“Si scrive 1 x 1000, si legge 1 x MIRE” è l’iniziativa di Transcoop che coinvolge l’intera rete dei soci. Ogni 1000 km percorsi dagli oltre 900 automezzi del consorzio 1 euro viene donato a CurarRE per realizzare il Centro Simulazione.
“Ancora grazie, per noi avere TRANSCOOP al nostro fianco per realizzare un progetto così ambizioso è di grande orgoglio, solo tutti insieme possiamo veramente fare tanto, ed essere qui insieme a loro per vedere i progressi del cantiere è molto importante. Rivolgo un grazie particolare a tutti i soci di Transcoop che con i loro lavoro sono i veri protagonisti di questa bellissima iniziativa. Grazie” ha dichiarato Deanna Ferretti
“Rinnovo la mia gratitudine e quella di tutti i professionisti nei confronti di Transcoop che ha assunto un impegno di durata triennale e, oltre alla manifestazione di generosità, ha inteso esprimere il coinvolgimento dell’intera rete dei consorziati, creando consapevolezza diffusa sull’importanza strategica di questo progetto per l’assistenza sanitaria nella nostra provincia” ha dichiarato Cristina Marchesi.
“Transcoop ha da sempre a cuore la solidarietà e supporta le attività per il bene della comunità – dichiara il Presidente Massimiliano Toscanini – questa iniziativa è nata con l’obiettivo di conciliare il lavoro quotidiano dei mezzi delle nostre imprese socie con l’opportunità di fare del bene. Essere qui a testimoniare che il MIRE sta crescendo, che i lavori procedono senza sosta è per noi di grande soddisfazione. Sono profondamente grato ai nostri soci, il cui lavoro quotidiano ha permesso anche quest’anno di poter contribuire con orgoglio e passione a questo bellissimo e importante progetto”.
Alla breve cerimonia erano presenti il Vice Sindaco di Reggio Emilia Lanfranco De Franco, una delegazione della Pallacanestro Reggiana al fianco di CuraRE per sostenere il MIRE con il progetto “We CaRe”, e i professionisti del Dipartimento Materno Infantile dell’azienda sanitaria.
Questo il commento del Vice Sindaco Lanfranco De Franco “L’impegno di Trascoop, manifestato oggi attraverso questa donazione al MIRE, è segnale di un grande interesse di un’importante realtà produttiva del nostro territorio nei confronti del sistema sanitario reggiano che si appresta ad essere arricchito da un nuovo polo funzionale dedicato all’infanzia. Il ringraziamento va poi esteso a tutti i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito alla progettazione e realizzazione del MIRE, ospedale che sta prendendo forma in tempi rapidi e con una qualità edilizia di ottimo livello”.
All’attuale stato dei lavori, al Mire è stato completato il getto della prima parte di solaio a piano terra e si sta preparando il completamento con il getto della seconda parte, dopodiché inizieranno le strutture in elevazione fuori terra
Il Maternità e Infanzia – MIRE
Il progetto, nato oltre 10 anni fa, è frutto del lavoro e dell’impegno condiviso di Istituzioni, team di progettazione e privati: Stato, Regione, Comune, Provincia e Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia, insieme ai tecnici progettisti dello studio Binini Partners. A questi si aggiunge CuraRe Onlus, l’associazione nata nel 2011 su impulso di diversi professionisti della sanità locale che ha raccolto e donato sinora oltre 800mila euro per la progettazione preliminare e definitiva e le dotazioni del futuro ospedale.
L’investimento complessivo milioni per la realizzazione del Mire ammonta a 69 milioni di euro.
Il nuovo fabbricato, i cui lavori di realizzazione sono iniziati nel 2022 e termineranno entro il 2026, avrà un ingresso indipendente e sarà collegato al resto del Santa Maria Nuova attraverso il CORE – Centro oncologico ed ematologico.
Il MIRE entrerà nella rete dei servizi sanitari territoriali per divenire punto di riferimento provinciale per i bisogni assistenziali di maggiore complessità e sede di attività di formazione, ricerca e insegnamento.
I reparti e le funzioni del nuovo ospedale
Il MIRE offrirà comfort, privacy, sicurezza, assenza di barriere, umanizzazione dell’assistenza, superando le attuali collocazioni nella parte storica, datate e condizionate dai vincoli strutturali. Sarà sede di un centro per la nascita fisiologica, ambiente che coniuga l’umanizzazione del parto, secondo i desideri della donna, in sicurezza e in un ambiente in cui è disponibile l’assistenza medica intensiva per mamma e bambino in caso di necessità.
La nuova struttura ospiterà neonati, bambini e adolescenti in spazi accoglienti, famigliari e al contempo funzionali, in grado di trasformare la Pediatria in un ambiente stimolante e interattivo, all’interno del quale i bambini e i genitori possano affrontare con serenità il periodo della degenza.
I 5 piani dell’edificio (quattro fuori terra e un seminterrato) ospiteranno:
Piano seminterrato: area espositiva, locali tecnici, magazzini, spogliatoi e spazi di supporto
Piano terra: area accoglienza, ingresso emergenze (con pronto soccorso ostetrico-ginecologico), zona travaglio/parto, sale operatorie (ostetricia e ginecologia), terapia intensiva neonatale con tre livelli di intensità
Piano primo: area pediatrica, con degenze, ambulatori specialistici e corte interna protetta che garantisce a tutti i locali illuminazione e ventilazione naturale
Piano secondo: area ostetrica, con il centro nascita fisiologica, le degenze ordinarie, gli ambulatori per la gravidanza a rischio ed a termine
Piano terzo: area ginecologica con degenze ed ambulatori, oltre a studi medici in ampi open space. In copertura verranno collocati gli impianti tecnologici.
Nell’area sulla quale sorge la nuova struttura sono stati ritrovati 3 acquedotti di diversa natura risalenti all’epoca romana e di grande interesse archeologico. Al piano seminterrato e all’interno dell’area verde, a completamento del fabbricato, saranno realizzati spazi espositivi per valorizzare i preziosi ritrovamenti.