Fra aprile e giugno 2024 le imprese del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna: sono aumentate di 640 unità; hanno migliorato il volume d’affari mediamente del +0,4%, rispetto allo stesso periodo del 2023. Al crescere della dimensione di impresa si sono registrati risultati migliori.

È quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura delle Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

Le stime elaborate da Prometeia per gli “Scenari per le economie locali” prevedono un incremento del valore aggiunto del settore a fine 2024 del +4,7%, che dovrebbe però virare nel 2025 verso una recessione. Molto dipenderà dal vario comporsi, nei prossimi mesi, dei fattori esogeni ed endogeni al settore.

 

La dimensione delle imprese

Le imprese più piccole, quelle con meno di 10 dipendenti, che avevano sperimentato una sensibile riduzione del volume d’affari durante lo scorso inverno, con la primavera sono riuscite a contenere l’andamento negativo ed hanno fatto registrare una flessione del volume d’affari del -1,8%.

Le imprese di media dimensione, quelle con un numero di dipendenti fra 10 e 50, hanno registrato +1,1%.

I risultati migliori per le grandi imprese, quelle con più di 50 addetti, che fra aprile e giugno hanno aumentato il volume di affari del +4,6%. Solo l’1% di queste prevede una contrazione dell’attività.

 

Aperture e cessazioni

Fra aprile e giugno il numero delle imprese del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna è aumentato di 640 unità. Due anni fa, nello stesso periodo, questo valore era di poco inferiore a 1000.

A crescere sono soprattutto il numero delle imprese attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi, +547 unità, e quelle dedicate alla costruzione di edifici, +92 unità.

 

Previsioni

Secondo la stima elaborata a luglio da Prometeia in “Scenari per le economie locali”, nonostante la decisa revisione dei “bonus” a favore del settore e il costo dei finanziamenti, anche con l’avvio dell’allentamento della politica monetaria, la crescita del valore aggiunto delle costruzioni dovrebbe accelerare nuovamente il ritmo nel corso del 2024, segnando un +4,7%.

I fattori precedentemente elencati dovrebbero però condurre a un’inversione dell’andamento del valore aggiunto che potrebbe divenire anche nettamente negativo nel 2025, conducendo il settore delle costruzioni in recessione. Molto dipenderà dal vario comporsi, nei prossimi mesi, dei fattori esogeni ed endogeni al settore.