I proprietari, gli affittuari, i frontisti di aree caratterizzate dalla presenza di condotte, fossati o canali sono tenuti a mantenerli puliti per consentire il regolare flusso delle acque e contribuire alla sicurezza idraulica del territorio.
Con l’obiettivo di mantenere l’officiosità idraulica della rete comunale, l’Amministrazione ha già avviato un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali di scolo per un valore di 423 mila euro e ha recentemente programmato un ulteriore intervento di manutenzione straordinaria della rete di 250 chilometri di cavi e canali di scolo a cielo aperto del territorio, del valore di 150 mila euro, con la pulizia e lo sfalcio degli alvei e delle rive, il consolidamento degli argini, la riparazione e sostituzione di paratoie e ventilabri.
Ma, a loro volta, i cittadini hanno l’obbligo di mantenere in condizioni di funzionalità ed efficienza le condotte di cemento sottostanti i passi privati e le sponde dei fossati dei canali di scolo e di irrigazione privati (adiacenti le strade comunali e le aree pubbliche). Lo prevede il Regolamento di Polizia urbana del Comune di Modena (all’articolo 20), che stabilisce che la pulizia, a carico di chiunque sia titolare di un diritto reale di godimento sui terreni, debba essere effettuata almeno due volte all’anno: in primavera (entro il 30 aprile) e in autunno (entro il 30 settembre).
Si invitano quindi i cittadini a intervenire entro i termini per sfalciare le sponde e la vegetazione che possa ostacolare la visibilità e la percorribilità delle strade e per rimuovere i depositi di terra o altro che, accumulandosi sul fondo dei canali, possono impedire il regolare flusso dell’acqua. La violazione dell’obbligo prevede una sanzione amministrativa fino a 150 euro e l’obbligo di rimessa in pristino dei luoghi.