Bambine e bambini, ragazze e ragazzi sono i protagonisti del progetto Europeo GOTALK, sviluppato in parallelo nella città di Anversa in Belgio, che si propone di sviluppare metodi e contesti inclusivi rivolti ai minori sia nella dimensione scolastica che extrascolastica.
L’iniziativa è finanziata all’interno del programma CERV-CHILD, sviluppato dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore e Fondazione E35, in stretta collaborazione con Officina Educativa e il Tavolo del Patto Educativo Interculturale oltreché con diverse realtà del mondo dell’educazione del territorio.
Nel primo anno di attività, il progetto ha lavorato con ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni, con il coinvolgimento del Liceo Matilde di Canossa, della Cooperativa Sociale Reggiana Educatori e della cooperativa Giro del Cielo con i ragazzi e ragazze del progetto “Lampada di Aladino”.
Attraverso differenti metodologie e strumenti (giochi di ruolo sulla cittadinanza, produzione soggettiva di immagini, tableaux vivant, interviste ai compagni di scuola, incontri con i rappresentanti scolastici e consiglieri comunali, word cafè, dialoghi in grande e piccolo gruppo), i giovani e le giovani hanno riflettuto sul significato della partecipazione, sui contesti in cui questa si può sostanziare, sulle possibilità e sulle criticità di essere parte di questi contesti, analizzando il tema nell’ottica di una partecipazione inclusiva.
I giovani hanno realizzato prodotti di comunicazione e disseminazione: podcast, video, corner nella scuola per allargare e condividere il dibattito con i coetanei e dare continuità alla riflessione aperta nel contesto del progetto. Hanno poi avuto diverse occasioni di presentazione del progetto alla cittadinanza.
Diverse le occasioni confronto: al Liceo Canossa di Reggio Emilia è stato inaugurato il corner sulla partecipazione alla presenza del Dirigente Scolastico Daniele Cottafavi e di Chiara Bertozzi di Officina Educativa. Gli studenti della scuola insieme a rappresentanti del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, Fondazione E35 e Reggiana Educatori hanno illustrato gli step del progetto, le riflessioni dei ragazzi sulla partecipazione e sulle motivazioni che spingono i giovani a partecipare o a non partecipare. Il confronto con il rappresentante della scuola ha fatto emergere cosa può significare ‘essere cittadini e studenti attivi’ già partendo dal contesto scolastico. Il corner rimarrà negli spazi della scuola a disposizione di tutti gli tudenti che verranno invitati a contribuire con idee e riflessioni al lavoro ed i contributi dei protagonisti saranno anche raccolti in un podcast che verrà pubblicato sul canale Spotify della scuola.
Rispetto alle attività sviluppate con la Cooperativa Sociale Giro del Cielo, è stata data visibilità al progetto all’interno dello spazio C.S. Orti Spallanzani in due eventi aperti al pubblico, nel corso del primo evento, i protagonisti del progetto si sono confrontati sul tema della partecipazione e sul ruolo che le giovani generazioni possono avere nei processi decisionali. Il secondo evento è stato, invece, un’opportunità per riflettere insieme sulle modalità e i percorsi per accompagnare i giovani a diventare cittadini attivi di una comunità sempre più internazionale ed interculturale.
Al termine del percorso di progetto, gli educatori di Giro del Cielo hanno raccolto le testimonianze e i messaggi dei ragazzi coinvolti in GOTALK per restituire alla città la loro idea di partecipazione. Il video è disponibile su youtube: GO TALK – What is participation for you?
Il secondo anno di attività vedrà i partner di progetto impegnati a lavorare sulla fascia di età 6-14, con l’intento di applicare metodologie e strumenti già sperimentati dalla città di Anversa, per confrontare le esperienze ed elaborare possibili linee guida sul tema “inclusività e partecipazione” e condividerle con i policy maker, considerando in questo senso anche il tema della partecipazione delle famiglie, vista l’età dei bambini coinvolti.
“Con questo progetto, – afferma il prof.ssa Rita Bertozzi di Unimore – Reggio Emilia conferma e consolida due dimensioni di competenza e unicità che da sempre hanno connotato il nostro territorio: educazione e partecipazione. Questi due temi, proprio per la loro rilevanza e portata, richiedono a chi opera nel settore educativo una riflessione e una rilettura continua anche alla luce di una comunità che cambia, evolve e muta e che richiede nuovi modi di concepire la partecipazione, partendo proprio dalle nuove generazioni”.