Dodici bambine e bambini saharawi hanno incontrato nel pomeriggio di venerdì 19 luglio, nella sala del Consiglio Comunale, il sindaco Massimo Mezzetti assieme ai rappresentanti di alcune associazioni cittadine: Aseop, Arci, Avis, Fiab e Associazione di solidarietà con il popolo saharawi “Kabara Lagdaf”.
La visita rientra nell’iniziativa dei “Piccoli ambasciatori di Pace” e fa parte della tradizionale accoglienza estiva a Modena da parte della rete costruita dal Comune e da altri Comuni della Provincia oltre che dalla Regione Emilia-Romagna, tutti enti che sostengono il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi.
Dieci bambini, sei bimbi e quattro bimbe di nove anni sono arrivati in Italia lo scorso 8 luglio dal campo dei rifugiati Saharawi di Tindouf in Algeria e sono ospiti dell’Associazione di solidarietà con il popolo saharawi “Kabara Lagdaf”. Altri due si trovano a Modena per cure mediche, accompagnati dalle rispettive madri, si trovano a “Casa di Fausta” grazie alla collaborazione con Aseop.
Nel periodo di permanenza è prevista una vacanza al mare, con Auser Ravenna, e altri incontri istituzionali nei comuni del modenese. Oltre alle visite mediche e, se necessario, controlli più approfonditi grazie alla tessera sanitaria rilasciata dalla Regione Emilia-Romagna potranno svolgere tante attività, dalle gite nel territorio ai laboratori di pittura e di uso dell’argilla fino alle lezioni con la Fiab per aggiustare le biciclette e imparare i cartelli stradali. La partenza verso l’Algeria sarà il 21 agosto.
“Ho sostenuto per diversi anni l’accoglienza dei bambini saharawi e non mi sarei mai aspettato di farlo come sindaco – ha detto Massimo Mezzetti parlando ai piccoli ospiti e ai rappresentanti delle associazioni – lo scambio culturale e l’accoglienza sono importanti ma lo è altrettanto riprendere l’iniziativa politica sul tema dell’autodeterminazione del popolo saharawi perché, dopo diversi decenni è arrivato il momento di dare una risposta. Per questo mi impegno a sostenere l’ordine del giorno sul riconoscimento della Repubblica democratica araba del Saharawi perché più enti locali lo faranno più sarà forte la voce che metteremo in campo”.
L’incontro si è concluso con uno scambio di doni che ha coinvolto il sindaco e i bambini.
Dal 1995 il Comune di Modena è attento alla causa del popolo saharawi. Nel marzo 1997 e poi nel corso del 2006, a seguito di una missione istituzionale svoltasi proprio nei territori Saharawi è stato formalizzato il patto di amicizia tra il Comune di Modena e la “daira” di Edchera, nella Provincia di El Aayun.
Originari del Sahara occidentale, dal 1975 i saharawi sono costretti a vivere nei territori occupati dal regno del Marocco, che non ne riconosce l’indipendenza, e nei campi profughi allestiti nel deserto algerino.