Guida turistica, Federagit Modena: “Una riforma necessaria contro l’abusivismo e le guide irregolari”Una riforma importante e necessaria che andrà a tutelare le tante guide turistiche che lavorano regolarmente nel nostro Paese. A Modena attualmente sono una quarantina le guide e accompagnatori turistici regolari e che svolgono quotidianamente o quasi tutti i giorni la professione, sono poi alcune decine invece le guide esterne abilitate ad accompagnare turisti sul nostro territorio (fonte dati modenesi: Modena Tour).

 

La riforma

Entrata in vigore nei giorni scorsi, la riforma prevede innanzitutto che le visite guidate vengano svolte solo ed esclusivamente da guide turistiche abilitate: quindi, i soggetti non abilitati sorpresi a esercitare abusivamente la professione potranno essere multati dagli organi di polizia locale, dalle autorità di pubblica sicurezza e da ogni altro soggetto autorizzato con una sanzione da 3mila a 12mila euro. Anche gli intermediari turistici – online o offline, italiani o esteri – potranno essere sanzionati (da 5mila a 15mila euro) se non impiegheranno, per i propri servizi, una guida turistica abilitata. Stessa sanzione è prevista per i responsabili degli istituti e dei luoghi della cultura aperti al pubblico, anche appartenenti a soggetti privati, che non dovessero utilizzare una guida turistica abilitata o che dovessero interdire e/o ostacolare in qualsiasi modo l’ingresso della guida turistica e lo svolgimento della relativa attività.

“Si tratta di una riforma molto importante che attendevamo da oltre dieci anni – commenta Federagit Confesercenti Modena. Ora chiediamo ai Comuni di attivarsi quanto prima per recepire e applicare le novità, iniziando finalmente i controlli, anche nei confronti delle ‘guide’ straniere in prestazione occasionale. Con l’entrata in vigore di questa riforma gli enti locali hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari non solo per intervenire contro i tanti abusivi che da troppo tempo imperversano nel comparto, ma anche per chiarire alcune situazioni definite “borderline” che ostacolano le guide nello svolgimento della professione. In riferimento proprio a quest’ultimo aspetto, sarebbe utile intervenisse anche il Ministero della Cultura per sensibilizzare le strutture museali: non devono impedire l’accesso alle guide autorizzate, che hanno oltretutto diritto a entrare gratuitamente per motivi di studio e formazione”.