Salgono a quota 30 i soggetti che sono stati individuati e arrestati dalla Squadra Mobile di Reggio Emilia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, nell’ambito dell’operazione “Last”.
Nella giornata di mercoledì, infatti, gli operatori dell’investigativa reggiana sono riusciti ad individuare altri due soggetti tra cui un nigeriano che si aggirava nei pressi della stazione Storica di Reggio Emilia.
L’uomo, che non era stato rintracciato durante le attività effettuate all’alba di martedì mattina, è stato incastrato dalle immagini di videosorveglianza presenti in piazzale Marconi che hanno permesso agli agenti di individuarlo e arrestarlo subito dopo.
Nella serata di mercoledì, inoltre, gli operatori della Squadra Mobile hanno hanno rintracciato un altro soggetto coinvolto nell’operazione. Nello specifico, si tratta di un uomo di origini albanesi che era risultato assente dalla propria abitazione durante l’operazione, sebbene all’interno della stessa erano stati rinvenuti due panetti di hashish.
Grazie all’attività di indagine, si era appurato che il soggetto si trovava in Albania da dove avrebbe fatto ritorno nella serata di mercoledì con un aereo diretto a Bologna. Effettivamente l’uomo è atterrato all’aeroporto G. Marconi di Bologna dove ad accoglierlo ha trovato gli agenti della Squadra Mobile reggiana che lo hanno immediatamente arrestato.
Al termine di tutti gli accertamenti di rito, in esecuzione dell’ordinanza, il soggetto nigeriano è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia mentre l’albanese è stato ristretto agli arresti domiciliari.