Nel corso della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di oggi sono stati presentati i bilanci economici preventivi 2024 delle Aziende sanitarie modenesi, deliberati nei giorni scorsi. La CTSS all’unanimità con 3 Sindaci astenuti (Mirandola, Cavezzo, San Felice), ha dato parere favorevole ai due documenti che, sulla base delle risorse assegnate ad oggi per l’esercizio, consentono la programmazione annuale per la complessiva gestione delle aziende.
Al pari dello scorso anno, in questa fase non si è pervenuti, in sede di Conferenza Stato-Regioni, ad un’intesa in merito al riparto delle disponibilità finanziarie complessive per l’anno 2024. Inoltre la Regione Emilia-Romagna non ha ancora definito le ulteriori manovre di sostegno alle Aziende sanitarie e le risorse a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario, che sono attualmente ancora allocate a livello regionale in attesa di essere successivamente ripartite ed assegnate nel corso dell’esercizio.
A livello di contesto generale, dunque, l’incremento dei costi che si prevede di sostenere continua a non essere compensato da un analogo incremento del finanziamento a livello nazionale; nella lettura del documento occorre inoltre tenere presente che nel Bilancio Preventivo non sono registrati tutti i ricavi, in attesa di futura assegnazione, ma al contempo sono già iscritti tutti gli oneri sia di certa che di presunta realizzazione, come prevedono le norme di contabilità e i principi contabili.
La perdita complessiva stimata per l’anno 2024 risulta pari a 82.591.000 € per l’Azienda USL di Modena e 42.784.000 € per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Concorrono in estrema sintesi al risultato di esercizio una forte contrazione dei contributi riconosciuti in sede di bilancio preventivo 2024 (a garanzia dell’equilibrio, a sostegno di specifiche progettualità, a titolo di rimborso del pay back); sul versante della spesa il 2024 si presenta particolarmente critico in ragione del sensibile impatto dei rinnovi contrattuali 2022-2024 che gravano interamente sul livello di finanziamento del SSN (diversamente da quanto accade per le altre amministrazioni pubbliche), dei notevoli incrementi attesi per la maggior spesa farmaceutica dovuto all’aumento dei consumi soprattutto dei farmaci per la cura delle patologie croniche ed oncoematologiche e malattie rare e dall’entrata in vigore del nuovo sistema di remunerazione delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati dal SSN; nonché per il permanere di rilevanti costi energetici ed inflattivi che non sono ancora rientrati ai livelli degli anni precedenti alla guerra in Ucraina e che producono ricadute significative sui costi tecnico-logistici e manutentivi.
I bilanci si presentano dunque in naturale deficit in linea con quanto già concordato dalle Aziende sanitarie con la Regione nei periodici incontri di monitoraggio, un potenziale disavanzo, peraltro in calo rispetto allo scorso anno, visto che, come ha sottolineato anche l’Assessore regionale alla sanità Raffaele Donini nei giorni scorsi, dovranno ancora essere distribuiti oltre 400 milioni di euro di risorse straordinarie per la premialità del fondo Nazionale Sanitario, il payback farmaceutico 2023 ed i 225 milioni di euro nelle disponibilità della Gestione Sanitaria Accentrata della Regione Emilia-Romagna.
Il bilancio di Previsione 2024 dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena evidenzia la criticità dell’attuale situazione, nella quale ad oggi manca ancora l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul riparto delle risorse complessive del FSN, ma si sono già concretizzati notevoli incrementi di costi.
In particolare, quelli attesi per la spesa farmaceutica – per continuare a garantire l’attuale livello assistenziale e la presa in carico dei pazienti – per gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024 (5,78%) che gravano sul livello di finanziamento del SSN, diversamente da quanto accade per le altre amministrazioni pubbliche, e per i maggiori oneri connessi all’attività di recupero dei tempi di attesa che coinvolge le tre aziende e il privato accreditato Il risultato di bilancio previsto per l’anno in corso porta ad una perdita stimata in 42,8 milioni di euro, dovuti per 39,5 milioni di euro a minori ricavi e per 3,3 milioni di euro a maggiori costi un incremento alquanto contenuto grazie alle azioni di efficientamento poste in essere dall’Azienda e coordinate a livello regionale.
“Si tratta di una situazione non difficile da immaginare in quanto dall’epoca Covid abbiamo assistito a una serie di costi incrementali che non hanno previsto nessun tipo di copertura – osserva il DG AOU Claudio Vagnini -. Siamo pronti ad aumentare l’attività per oltre 200mila prestazioni, di cui una buona parte di visite specialistiche, senza però avere garanzie di copertura e in una condizione finanziaria difficile in cui non è possibile assumere e reperire il personale è complesso. Nei prossimi mesi si definirà il livello effettivo delle risorse a disposizione del Servizio Sanitario Regionale per il 2024, in ragione dell’Intesa Stato-Regioni sul riparto delle disponibilità finanziarie per l’anno 2024, a cui si aggiungerà il riparto da parte della Giunta Regionale delle risorse a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario che, negli anni precedenti venivano già in parte ripartite tra le Aziende sanitarie in sede previsionale, mentre ora sono rimaste allocate a livello centrale. Insieme al continuo monitoraggio dei costi e ad ulteriori azioni sul fronte nazionale, si può prevedere un progressivo miglioramento del risultato oggi stimato”.
Come già accennato, in coerenza alla programmazione regionale, l’anno 2024 vede l’Azienda USL di Modena particolarmente impegnata nella realizzazione del piano di contenimento dei tempi di attesa, nella riorganizzazione del sistema emergenza urgenza, nella progressiva realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale (DM 77/22). Nell’ambito del contesto provinciale, inoltre, sono stati approvati specifici progetti che vedono coinvolte nella rete anche le altre strutture presenti nel territorio di Modena, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A., il privato accreditato, quali parti attive sugli obiettivi 2024. La realizzazione di un programma di potenziamento delle attività chirurgiche e la messa in atto degli interventi straordinari per la riorganizzazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale sono traguardi particolarmente sfidanti tenuto conto dell’esigenza di potenziare l’offerta di prestazioni, la parallela difficoltà di reclutamento di risorse umane e i prospettati livelli di finanziamento.
“L’anno 2024 continua a presentarsi comunque critico, sia in ragione degli incrementi di spesa che dell’esigenza di sostenere adeguati standard di personale nei servizi sanitari, in particolare a seguito dell’avvio di nuove attività, in un contesto di carenza di professionisti medici in alcune discipline ma anche nell’ambito delle professioni sanitarie – dichiara la DG Ausl Anna Maria Petrini –. Il panorama nazionale e regionale è contrassegnato dalla limitazione delle risorse disponibili, anche in relazione alla situazione economico-finanziaria del paese e al livello di finanziamento del SSN che nel tempo ha registrato un progressivo ridimensionamento in rapporto agli incrementi dei costi generatisi anche dall’andamento inflattivo. Le Aziende si impegnano comunque a portare avanti tutte le attività sanitarie e le progettualità in corso per rispondere al meglio ai bisogni della popolazione secondo una logica di prossimità ed equità, a favorire l’innovazione del sistema sanitario, importante per la sopravvivenza dello stesso, e a monitorare con molta attenzione gli obiettivi economici assegnati dalla Regione. L’auspicio è che a questo impegno di tutti i nostri professionisti possa corrispondere in tempi brevi un adeguato livello di finanziamento da parte dello Stato, per garantire la continuità del nostro prezioso sistema sanitario pubblico”.
Prima della votazione il neo presidente Massimo Mezzetti, associandosi alle preoccupazioni dei Sindaci intervenuti precedentemente, ha colto l’invito a richiedere pubblicamente come CTSS un adeguato livello di finanziamento per la sanità da parte del Governo. Si è inoltre impegnato ad accogliere questo invito attraverso un comunicato che, a conclusione della CTSS stessa, manifesti la preoccupazione dei Sindaci affinché i territori abbiano sufficienti risorse per consentire la programmazione sanitaria e il mantenimento dei servizi. “Tutti i sindaci, di qualunque colore politico, devono impegnarsi per questo obiettivo – ha concluso – perché i cittadini sul territorio chiedono una sanità pubblica efficiente e che risponda alle loro esigenze”.