Dal 25 al 28 giugno Fino a alle 21.30 presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Bologna è in scena Ebò, nuovo lavoro della Compagnia del Pratello, la compagnia di giovani attori in carico ai Servizi di Giustizia minorile di Bologna.
Ebò è un spettacolo liberamente ispirato a Le sacre du printemps di Igor Stravinskij e alla mitologia di Oxóssi, Orixá cacciatore, guardiano dell’agricoltura, della foresta e della natura. La regia e le coreografie sono di Elvio Pereira De Assunçao, che per oltre dieci anni ha lavorato insieme al regista Paolo Billi, affiancato nel lavoro con i giovani detenuti da Francesca Dirani, Maddalena Pasini, Viviana Venga.
Lo spettacolo, che vede in scena 10 ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni e le giovani attrici Giorgia Ferrari e Alice Fattore, ha al centro il tema dell’offerta ed è il primo studio di un omaggio del coreografo brasiliano per i 50 anni della Sacre du Primtemps di Pina Bausch del 1975, che vedrà la sua versione definitiva nel gennaio 2025, con la partecipazione di una compagnia di ragazzi dell’Area Penale Esterna.
“Il racconto della Sagra” si legge nelle note di regia “si intreccia con quello della mitologia dell’orixà Oxóssi, il re della foresta nella cultura ketu, in Africa. Tramite una connessione tra i miti diffusi nella Russia pagana di fine 800 e i miti afro-brasiliani della religione del candomblé, i performer raccontano la storia di Oxóssi, il cacciatore che con un’unica freccia e mediante un’offerta, riesce a sconfiggere il male favorendo una ricca raccolta, segno di prosperità e rinascita del popolo. E come nella Sagra il sacrificio permette la rinascita, Ebò è rituale e sostegno, è purificazione e guarigione. Perdere qualcosa per ritrovarsi, sacrificare per rinascere”.
La scenografia è di Irene Ferrari, ed è stata realizzata con i ragazzi dell’IPM. Il disegno luci è di Antonio Bianco.