Sesto giorno di sciopero e tre novità pesanti sono arrivate al presidio davanti ai cancelli della Mozarc Bellco, la multinazionale che vorrebbe licenziare 350 lavoratrici e lavoratori e contro la quale si sono mobilitate Cgil, Cisl e l’intera comunità delle Istituzioni e dei cittadini del distretto.
Il fatto politico più rilevante di questa giornata è, senza dubbio, la solidarietà arrivata al personale in sciopero dal Presidente di Confindustria nazionale, il modenese Emanuele Orsini, da un mese alla guida dell’organizzazione. Lo ha reso noto il Presidente della Provincia, Fabio Braglia, giunto stamane al presidio insieme alla Prefetta di Modena, Alessandra Camporota e alla senatrice Vincenza Rando.
“Orsini voleva essere insieme a noi questa mattina, mi ha inviato il suo messaggio di solidarietà da portare alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto”, ha detto Braglia, evidenziando l’importanza della discesa in campo di Confindustria e garantendo a, sua volta, il massimo supporto della Provincia per continuare ad alimentare lo straordinario clima di unità di tutte le Istituzioni che continua ad accompagnare la lotta dei dipendenti Mozarc.
“Prendiamo atto che il numero uno di Confindustria ha preso posizione in modo clamoroso, sconfessando Mozarc e le sue scelte che rischiano di contagiare l’intero distretto biomedicale. Non bisogna essere esperti per sapere che se il leader degli industriali plaude a chi fa sciopero deve essere successo un trauma importante – commentano Lisa Vincenzi (Filctem Cgil) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale) –. Del resto, Orsini è un imprenditore modenese, conosce bene l’importanza del distretto biomedicale, in termini occupazionali, di innovazione e di traino per tutt’Italia e ha agito di conseguenza. Ora Confindustria ha l’occasione per dimostrare cosa significa il concetto di responsabilità sociale delle imprese”.
MERCOLEDÌ TAVOLO IN CONFINDUSTRIA
Non è un caso che proprio per mercoledì 19 giugno, alle 9:30, Confindustria Modena abbia convocato sindacati e Mozarc per un tavolo urgente presso la sede dell’organizzazione. Notizia immediatamente comunicata alle lavoratrici e ai lavoratori riuniti in una grande assemblea all’aperto.
APPLAUSI PER LA PREFETTA
Apprezzato, davvero apprezzato l’intervento della Prefetta Camporota, arrivata al presidio poco prima del mezzodì. “Porto la solidarietà dello Stato e del Governo – ha detto Camporota – in un territorio in cui il biomedicale è stato fondamentale per lo sviluppo non solo della provincia di Modena, ma per le ricadute in termini di benessere dell’Italia intera. Voglio fare anche io la mia parte per rappresentare al Governo che una produzione del genere non può essere limitata”. La Prefetta, in particolare, ha posto l’accento sul fatto che “non si può ragionare in modo drastico come ha fatto la dirigenza Bellco. Il biomedicale è essenziale per la vita delle persone, conosco quello che realizzate e so quanto i prodotti per la dialisi richiedano la perfezione e la specializzazione che gli uomini e le donne di questo territorio hanno sviluppato nel tempo. Parliamo di persone e delle loro famiglie che non possono essere lasciate sole”.
ALTRE DUE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI
Terza novità del giorno: altri due parlamentari hanno annunciato interrogazioni al Governo, contribuendo a portare sempre più la vicenda Mozarc al centro del dibattito nazionale. Si tratta della senatrice Vincenza Rando (Pd) e del deputato Giovanni Paglia (Avs). Entrambi hanno annunciato la loro azione direttamente ai lavoratori e alle lavoratrici in presidio.