Il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore ha partecipato con il progetto SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth ad un bando a cascata promosso dallo Spoke 8 della Fondazione SERICS, sul tema “Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti”, ottenendo un finanziamento complessivo di 200mila euro.
Il progetto SAFELY, che ha come PI il Prof. Thomas Casadei, ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e Direttore del CRID, è risultato vincitore del Topic 3.a “Regole, norme e politiche per la tutela della società futura – Centro-Nord” del bando mentre ad aggiudicarsi il Topic 3.b “Regole, norme e politiche per la tutela della società futura – Sud” sono stati due progetti coordinati dall’Università degli Studi di Palermo e dall’Università del Salento.
SAFELY, che avrà una durata di 15 mesi, si inserisce, insieme agli altri due progetti vincitori sulla linea 3, nel Progetto Ecocyber “Gestione del rischio per i futuri ecosistemi cyber-fisici”, coordinato dal Prof. Michele Colajanni di Unibo per lo Spoke 8.
I progetti saranno sviluppati in stretta sinergia con le attività del gruppo di lavoro sulle “Rules for the future society/Regole per la società futura”, coordinato dalla Prof.ssa Raffaella Brighi di Unibo.
“Il progetto mira alla promozione della consapevolezza digitale concentrandosi in particolare sulle giovani generazioni. In un’epoca in cui la tecnologia pervade ogni aspetto della vita dei giovani, – commenta il PI del progetto Prof. Thomas Casadei – SAFELY mira a fornire una formazione completa e attenta rispetto alle sfide e alle opportunità del digitale.
Un tratto distintivo di SAFELY è l’attenzione specifica ai rischi emergenti con attività formative e moduli che aiuteranno i giovani a riconoscere, prevenire e affrontare i comportamenti discriminatori e i crimini digitali”.
Il progetto si articolerà in quattro moduli principali: uno dedicato ai Social media (che mira fornire una panoramica delle piattaforme di social media, per evidenziarne opportunità e rischi e promuovere un uso responsabile), uno dedicato alle Discriminazioni digitali (che intende sviluppare un’analisi accurata delle forme di discriminazione digitale, identificando gruppi vulnerabili e promuovendo comportamenti rispettosi), uno incentrato su Reati informatici e cybercrimes (che propone di esplorare la natura degli illeciti informatici, focalizzando l’attenzione in particolare sull’impatto sui minori) e, infine, uno dedicato alla Privacy (che punta a informare sugli aspetti legali della privacy online e promuovere la comprensione e il rispetto della stessa tra i giovani).
“Con SAFELY – prosegue il Prof. Casadei – il futuro digitale dei giovani diventa un terreno fertile per l’apprendimento e la connessione consapevole, creando le basi per una società digitale rispettosa dei diritti fondamentali e caratterizzata da buone pratiche di relazione. Siamo entusiasti di poter dare il nostro contributo a questo progetto nazionale che coinvolge numerose unità di ricerca, alla luce delle esperienze maturate negli anni mediante l’unità operativa “Aspetti giuridici e psico-sociali della sicurezza” del CRIS – Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi, che riunisce le diverse competenze sulla sicurezza disponibili in Ateneo, e mediante le ricerche e attività formative promosse dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità e, in particolare, dall’Officina informatica Diritto Etica e Tecnologie”.
I componenti del gruppo di lavoro, che affiancano il Prof. Casadei, sono: il Prof. Gianfrancesco Zanetti (Ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza, fondatore del CRID), la Prof.ssa Claudia Canali (Associata di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e coordinatrice del Progetto Ragazze digitali), la Dr.ssa Rosaria Pirosa (Ricercatrice di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza e componente dell’Officina informatica del CRID), il Dr. Mauro Andreolini (Ricercatore di Informatica presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche, membro dell’Institute for Systems and Technologies of Information, Control and Communication – INSTICC).