Francese con un tocco di esotico, jazzista con un pizzico di pop: è la cantante Cyrille Aimée, che sarà protagonista del concerto del festival itinerante Crossroads che si terrà giovedì 30 maggio al Teatro Asioli di Correggio (RE) alle ore 21. Sul palco salirà un quartetto completato da Mathis Picard (pianoforte), Dario Deidda (contrabbasso e basso elettrico) e Pedro Segundo (batteria).

Nata in Francia nel 1984, Cyrille Aimée è cresciuta in una famiglia multilingue piena di musica, anche grazie alla madre originaria della Repubblica Dominicana. Di indole esploratrice e girovaga, all’età di venti anni aveva già abitato in quattro diverse nazioni. Trasferitasi a New York, diventa una beniamina della scena notturna dei jazz club. Vince la Montreux Jazz Festival Competition (2007), arriva in finale alla Thelonious Monk International Jazz Competition (2010), si aggiudica la Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition (2012), si esibisce e registra con Roy Hargrove (Live at Smalls, 2010). Nel 2013 il compositore Stephen Sondheim la invita come protagonista di un tributo al New York City Center, accompagnata da Wynton Marsalis e la Jazz at Lincoln Center Orchestra. A quel punto la caratura di Cyrille era già evidente. Col suo millimetrico controllo di una voce contemporaneamente calda e adolescenziale, trova la perfetta quadratura tra il canto jazz e la musica pop (quello che del resto hanno fatto tutte le dive del jazz, con la sola differenza dovuta al mutare del concetto di musica pop da un decennio all’altro).

Dopo l’esordio discografico del 2009 (Cyrille Aimée and the Surreal Band) continua a pubblicare dischi sulle più autorevoli etichette jazz del momento: Venus, Smalls, Mack Avenue. Nel 2020, in piena pandemia, inizia a collaborare all’ormai celeberrima serie di video domestici in streaming ideati dal pianista Emmet Cohen. La loro versione di “La vie en rose” è arrivata a oltre sei milioni di visualizzazioni. Il suo nuovo disco, à Fleur de Peau (2024), mostra un nuovo volto musicale di Cyrille, in equilibrio tra l’immediatezza del pop, i ritmi di danza caraibici, la raffinatezza del jazz.

****

Il festival Crossroads si congeda da Correggio con un ultimo concerto, per poi proseguire il suo percorso itinerante in altre città della regione. Venerdì 31 maggio alle ore 21 al Teatro Asioli si esibirà il pirotecnico trio del pianista cubano Harold López-Nussa, con Thibaud Soulas al contrabbasso e Ruy Adrián López-Nussa alla batteria.

Harold López-Nussa (L’Avana, 1983), da tempo un ‘sorvegliato speciale’ degli amanti del latin jazz, ha finalmente spiccato il grande salto che si spera lo porterà anche alle orecchie del pubblico più vasto. Nato in una famiglia di musicisti e formatosi come pianista classico, dopo una tournée con Omara Portuondo arriva al Montreux Jazz Festival nel 2006, da dove prende il via la sua reputazione internazionale. La sua attività discografica inizia nel 2007 (con Canciones) e da allora si sono succeduti progetti con piccoli gruppi e collaborazioni all stars (come Ninety Miles con Stefon Harris, David Sánchez e Christian Scott).

Timba a la Americana (2023) è il primo disco di López-Nussa per l’etichetta Blue Note nonché la prima registrazione realizzata dopo aver lasciato Cuba per trasferirsi a Parigi: non è un caso se nella sua bruciante sequenza di brani emergano sia note nostalgiche che presagi di un avventuroso avvenire. Un futuro che sembra tracciato anche dalla presenza di Michael League (degli Snarky Puppy) nel ruolo di produttore.

Harold López-Nussa appartiene a quella rara manciata di musicisti che stanno rinnovando il concetto di jazz afro-cubano, rimasto per decenni come pietrificato nella originaria concezione datane da Dizzy Gillespie negli anni Quaranta. La clave da allora è stata l’anima seducente ma anche la prigione ritmica di questa musica. Ma López-Nussa si smarca dal pensiero convenzionale e, pur rispettando la tradizione, esce dalla sua comfort zone. Adotta elementi del danzon, i riff del tumbao, i ritmi dei batá, si focalizza su uno stile improvvisativo di brillante modernismo, elabora strutture complesse. E se all’ascolto tutto ciò produce una forsennata eccitazione, la sua realizzazione concettuale e manuale è di una difficoltà che spiega il perché in pochi si azzardino a portare a questi livelli di rinnovamento il jazz afro-cubano.

 

Crossroads 2024 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Comune di Correggio nell’ambito di Correggio Jazz. Biglietti: prezzo intero euro 15; ridotto 8.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, e-mail: info@jazznetwork.it

website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.itwww.jazznetwork.it

 

Indirizzi e Prevendite:

Teatro Asioli, Corso Cavour 9.

Biglietteria nelle date di concerto ore 18-19 e dalle 20, tel. 0522 637813.

Informazioni, prevendita/prenotazione: Biglietteria Teatro Asioli dal lunedì al venerdì (giovedì chiuso) ore 18-19, sabato ore 10:30-12:30, tel. 0522 637813, info@teatroasioli.it, www.correggiojazz.it, www.teatroasioli.it.

Prevendita on-line: www.vivaticket.com, www.crossroads-it.org.