I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna continuano l’attività di contrasto alle truffe, e nella circostanza invitano la cittadinanza a seguire alcune regole per evitare di cadere nella trappola dei malfattori che ogni giorno si inventano raggiri sempre più raffinati per ingannare il prossimo, al fine di ottenere un vantaggio economico.
Di fronte a una truffa è fondamentale rivolgersi subito alla Stazione Carabinieri più vicina per denunciare l’accaduto e consentire ai militari di avviare le indagini, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna.
Soltanto nell’ultima settimana, i Carabinieri si sono trovati di fronte anche situazioni eterogenee ed ingegnose, quindi non solo truffe online (alcune persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria) o truffe del finto avvocato o finto appartenente alle Forze dell’ordine, ma anche truffe specifiche per agire sulla psiche dei malcapitati, come accaduto a Molinella. Qualche giorno fa, una persona è andata dai Carabinieri per denunciare una truffa che aveva subito sui social network, dove era stata contattata da un soggetto ignoto che l’aveva convinta a filmarsi e fotografarsi nuda, poi a trasferirgli diverse migliaia di euro per essere “Liberata dal male”. Fortunatamente, quando la persona si è resa conto che l’interlocutore era soltanto un ciarlatano, è andata dai Carabinieri, anche se alleggerita in banca di circa 20.000 euro.
A Castel San Pietro Terme, invece, una donna sulla sessantina e l’altra vicina ai 90 anni, non ci sono cascate e hanno chiamato i Carabinieri. La vicenda è simile anche se accaduta in circostanze diverse. Entrambe le vittime erano state contattate telefonicamente da un soggetto che dopo essersi qualificato come appartenete alle Forze dell’ordine, voleva sapere se erano in casa da sole, ma loro quando hanno intuito di trovarsi di fronte a un imbroglione, hanno messo in pratica i consigli dei Carabinieri, interrompendo subito la comunicazione e chiamato il 112. Un ottimo esempio per contrastare la criminalità.