La Giunta ha approvato l’avvio del percorso condiviso di progettazione e redazione del primo stralcio del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), per il quale il Comune ha recentemente ottenuto il cofinanziamento da parte della Regione. In questa fase la redazione del Piano, grazie ad un approccio integrato e pragmatico, sarà strettamente correlata alla realizzazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici, in particolare delle prime due linee tramviarie cittadine. Tra i soggetti coinvolti, oltre alla Responsabile del procedimento, la Giunta ha individuato un Gruppo di regia, coordinato dalla Direzione Generale e presidiato dall’assessore Simone Borsari, che curerà le relazioni e la comunicazione con il Diversity Team, la Consulta per il superamento dell’handicap, le Organizzazioni Sindacali di categoria e gli altri organismi coinvolti, nonché con le altre strutture organizzative del Comune.
PEBA: di cosa si tratta?
I Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) sono strumenti previsti dalla legge nazionale per monitorare, pianificare e progettare interventi per il raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutta la cittadinanza.
La Giunta della Regione Emilia-Romagna con delibera del 31/07/2023 ha definito delle Linee Guida interdisciplinari per la redazione del PEBA, la cui competenza approvativa per il Comune di Bologna è in capo alla Giunta, in quanto si configura come strumento di pianificazione settoriale di secondo livello, in linea con gli indirizzi generali del vigente PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano).
L’approccio integrato
Per il Comune di Bologna la redazione del PEBA andrà di pari passo con alcune delle trasformazioni urbanistiche più rilevanti dei prossimi anni e in particolare la realizzazione della nuova rete tramviaria di trasporto pubblico. L’obiettivo è valorizzare in chiave di accessibilità universale i progetti in corso.
Il tram percorrerà alcuni degli assi principali della città, collegando il centro ad alcune aree periferiche caratterizzate da fragilità socio-economiche e connettendo zone funzionali di primaria rilevanza comunale e metropolitana come la Fiera, la Stazione centrale, l’Autostazione, l’Ospedale Maggiore e alcuni poli universitari. La nuova rete di trasporto pubblico avrà un forte impatto sia sulla mobilità che sull’assetto urbano delle aree attraversate e il rifacimento di marciapiedi, percorsi e fermate creerà delle ampie zone pienamente accessibili, dalle quali potrà espandersi una rete di percorsi privi di barriere in connessione con gli edifici pubblici o a valenza pubblica circostanti, con particolare attenzione per gli edifici scolastici e i servizi sociosanitari, nonché con gli spazi verdi e aperti, situati in prossimità della rete tramviaria.
In particolare, con l’elaborazione del PEBA, saranno definite indicazioni e requisiti prestazionali per gli elementi e gli spazi urbani, che dovranno essere accessibili, intendendo l’accessibilità nella sua forma più ampia, ovvero tale da ricomprenderne le diverse forme (fisico-motorie, sensoriali, cognitive). L’obiettivo di fondo è quindi quello di riuscire a creare una vasta rete di servizi accessibili trasversali alla città.
Cosa ha fatto finora il Comune?
- Il Piano urbanistico Generale (PUG) vigente del Comune di Bologna ha previsto una nuova azione nelle strategie urbane relative ad abitabilità e inclusione, così come il Regolamento Edilizio, che è stato perfezionato anche con la definizione, nel luglio del 2021, di specifiche linee guida per soddisfare il requisito della visitabilità degli edifici aperti al pubblico.
- Nel corso del 2023 è stato individuato un team di cinque Diversity Manager, che supportano l’Amministrazione nella prevenzione e nel contrasto delle discriminazioni.
- Nel Documento Unico di Programmazione (DUP) 2024-2026 l’Amministrazione comunale ha ribadito l’intenzione a perseguire gli obiettivi previsti dalle linee di mandato, confermando la volontà di rendere Bologna pienamente accessibile, inclusiva e abilitante per le persone con disabilità, nonché di attivare piani di miglioramento dell’accesso alla mobilità. In particolare, è stato esplicitato l’impegno a predisporre piani e azioni per garantire il migliore livello di accessibilità allo spazio pubblico, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche in relazione ai nuovi rilevanti interventi, in sinergia con il Diversity Team e con il coinvolgimento della Consulta per il superamento dell’handicap e degli altri portatori di interesse.
- Nel mese di settembre 2023 è stato siglato un verbale di accordo relativo alle azioni di superamento delle barriere architettoniche tra il Comune di Bologna, le organizzazioni sindacali CGIL, CGIL SPI, CISL, CISL FNP, UIL, UILP e il gruppo “No barriere”.
- Il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), sviluppato in maniera organica e interconnessa con il PUMS metropolitano, nel capitolo “Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e per la manutenzione dei percorsi pedonali” ha ribadito la valenza strategica degli interventi nelle periferie e nei punti di interesse, come le fermate del trasporto pubblico, le stazioni, i nodi di interscambio, gli ospedali, le cliniche e i centri sanitari.
- Inoltre in tutti gli interventi di manutenzione di strade e marciapiedi in questi anni si è intervenuti con l’abbattimento delle barriere architettoniche.
I soggetti coinvolti
Alla guida del percorso di redazione del Peba è stata individuata Benedetta Corsano Annibaldi, che sarà Responsabile del procedimento, supportata da un Gruppo di Regia composto da: Dipartimento lavori pubblici, verde e mobilità, in particolare l’Unità Intermedia Spazio Pubblico e impronta verde, Dipartimento urbanistica, casa, ambiente patrimonio, in particolare il settore Ufficio di Piano, Settore innovazione digitale e dati, Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità, Ufficio stampa, con il coordinamento della Direzione Generale attraverso il Settore Innovazione e semplificazione amministrativa e cura delle relazioni con il cittadino, il presidio dell’assessore Simone Borsari e la partecipazione del Diversity Team, oltre alle altre strutture organizzative dell’ente che di volta in volta potranno essere coinvolte nelle attività previste.
Sarà fondamentale, inoltre, il percorso di condivisione e coinvolgimento istituzionale con la Consulta per il superamento dell’handicap, le Organizzazioni sindacali di categoria e tutti gli altri organismi coinvolti.
“Questo primo stralcio del PEBA – è il commento dell’assessore Simone Borsari – collegandosi alle due linee tranviarie, vuole avere un approccio pratico e concreto nell’intercettare bisogni e dare risposte di maggiore fruibilità e accessibilità di spazi e servizi pubblici nelle immediate vicinanze dell’infrastruttura di trasporto pubblico. La progettazione sarà frutto di una condivisione con i portatori di interesse, che ci auguriamo continuino ad assicurare il loro importante contributo.