“La realizzazione del Passante di Bologna, opera di interesse nazionale, deve procedere spedita. Il tempo è scaduto, ora occorre che il Governo sblocchi finalmente il finanziamento e Aspi chiuda e consegni al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il progetto definitivo. Non c’è nient’altro da fare che far partire il lotto 1 e dare il via ai cantieri”.
Così l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, torna sul Passante all’indomani del convegno “Muoversi”, promosso dalla Regione per fare il punto su 10 anni di mobilità in Emilia-Romagna.
“Siamo partiti nel 2016- aggiunge Corsini- e tutto l’iter di approvazione è stato eseguito a regola d’arte con miglioramenti importanti per quanto riguarda la sostenibilità, a partire dall’anello verde da 140 ettari e 100mila nuove piante come opere compensative previste nella realizzazione. E un taglio della CO2 stimato in 1.350 tonnellate in meno l’anno, grazie anche alla riduzione dei tempi di viaggio complessivi, tanto che, due anni fa, il Passante è stata la prima infrastruttura autostradale in tutta Europa a ricevere la certificazione Envision con il rating Platinum, il più alto livello raggiungibile. La pubblica utilità dell’opera è indiscutibile e sotto gli occhi di tutti- chiude l’assessore-, dobbiamo decongestionare un’arteria fondamentale per la nostra regione e per il Paese se vogliamo aiutare l’economia e il turismo. Quindi, lo ribadisco, il Governo e Aspi devono fare presto: procrastinare ancora, senza alcuna ragione, crea un danno alle persone e alle imprese non solo del nostro territorio”.
I costi e le opere complessive dell’area metropolitana di Bologna
I costi complessivi del Passante Autostradale nell’area metropolitana di Bologna ammontano a 3,5 miliardi di euro. Oltre all’infrastruttura del Passante e le opere compensative urbane, che ammontano complessivamente a 2 miliardi 918 milioni di euro, vanno inserite nel computo le seguenti opere collegate previste nei diversi accordi sottoscritti a partire dal 2016: Lungosavena Lotto III (112 milioni di euro), il nuovo Ponte sul Reno (30 milioni di euro), l’Intermedia di Pianura (84 milioni di euro), il nuovo Svincolo Aposazza (40milioni di euro), il nuovo Svincolo Lazzaretto (stimato in 70 milioni di euro), il Nodo di Funo (stimato in 40 milioni di euro), la Complanare Nord (stimata in 200 milioni di euro), per un totale di 3 miliardi 494 milioni di euro.
Per un quadro complessivo delle opere sul nodo Bolognese, alle precedenti opere vanno aggiunte la realizzazione della quarta corsia sula A14 tra San Lazzaro e diramazione per Ravenna e la realizzazione della terza corsia sulla A13 tra Bologna e Ferrara. Tali dati sono ricavati dalla documentazione attualmente a disposizione, formalmente inviata o formalmente depositata da ASPI nel corso dell’Iter approvativo delle varie opere. Per quanto riguarda i costi, i valori riportati sono quelli da Quadro Economico complessivo, quindi comprendono anche tutte le Somme a Disposizione (spese tecniche, espropri, rilievi, monitoraggi, ecc.).
Nel corso degli anni, a partire dal 2016 sono stati firmati una serie di accordi dove, oltre all’infrastruttura del Passante, sono previste le opere adduttive e compensative richiamate, che servono tutta l’area metropolitana. Nello specifico si tratta: dell’Accordo del 15 Aprile 2016 siglato dal Ministero delle Infrastrutture, Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana di Bologna, il Comune Bologna, ASPI; il Verbale Tavolo Tecnico chiusura Confronto Pubblico tra il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana di Bologna, il Comune Bologna, ASPI; l’Atto Aggiuntivo all’Accordo 2016 del 9 Agosto 2019 siglato da Ministero delle Infrastrutture, Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, Comune Bologna, ASPI e il Decreto Ministeriale di chiusura della Conferenza dei Servizi e perfezionamento intesa Stato Regione del 4 Aprile 2022.