Ambasciatori di cibo e cucina dell’Emilia-Romagna in Italia e nel mondo. Il cuore agroalimentare del Paese, con i suoi tratti di qualità, economia per le imprese, cibo sicuro e sostenibile, identità culturale, Consorzi e filiere protagonisti, è al centro della campagna di promozione agroalimentare dei prodotti Dop e Igp per il 2024.
Un calendario lungo 12 mesi, tra appuntamenti nazionali e internazionali, che è partito già a febbraio con Slow Wine Fair, la fiera internazionale di vini organizzata da Slow Food, e che proseguirà con Ambasciatori del Gusto a Reggio Emilia, Cibus e Good a Parma, Macfrut a Rimini, Terra Madre a Torino, Vinitaly a Verona, Tramonto Divino in varie località dell’Emilia-Romagna, Motor Valley Fest a Modena.
Senza dimenticare la promozione delle 44 Dop e Igp regionali nel settore Ho.Re.Ca con il progetto “Nati qui, apprezzati in tutto il mondo” in collaborazione con Marr, la partecipazione al Summer Fancy Food di New York e la candidatura avanzata per ospitare la cerimonia nazionale dei premi della Guida Michelin 2024.
Eventi e appuntamenti che vedono la Regione in prima fila per la promozione delle proprie eccellenze agroalimentari nel Paese e all’estero con 900mila euro stanziati per il 2024, di cui 250mila dedicati all’estero.
Il programma è stato presentato oggi a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, insieme al segretario generale UnionCamere, Stefano Bellei, al direttore dell’Enoteca Regionale, Gian Luca Giovannini, e in collegamento Tommaso Ferazzoli di Universal Marketing, società organizzatrice in esclusiva per l’Italia del Summer Fancy Food di New York.
Presenti anche Andrea Barbi e Marco Ligabue e i rappresentanti dei Consorzi dei prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, di Casa Artusi, Chef to Chef emiliaromagnacuochi, dell’Associazione italiana sommelier, di Slow Food e altri partner della Regione nelle attività di promozione.
“Siamo la regione con il più alto numero di indicazioni geografiche Dop e Igp – ha detto l’assessore Alessio Mammi- un comparto che porta tanti posti di lavoro (circa 135mila), economia di qualità, distribuzione di ricchezza sul territorio. Un quadro importante, dal punto di vista culturale e degli affari, di cui l’estero è un tassello fondamentale- aggiunge Mammi -. Vogliamo sostenere il nostro agroalimentare anche per rendere più forte il concetto del cibo come valore culturale che esprime una propria identità, e non può essere omologato né imitato perché strettamente legato al territorio, alle tradizioni delle famiglie e delle imprese. Le sue peculiarità vanno riconosciute, difese e tutelate come si fa con le opere d’arte”.
“E’ per questa ragione che si tratta di un’azione di strategia promozionale che investe i Consorzi, la ristorazione, le fiere internazionali, ma anche le piazze della nostra regione- ha proseguito-. Mettiamo in campo una visione a trecentosessanta gradi, per tenere insieme tutti gli aspetti: quello più popolare, e quello dedicato ai professionisti. Il mercato nazionale e i paesi terzi. Per questo abbiamo puntato sulla promozione agroalimentare due anni fa negli Stati Uniti, siamo tornati per l’edizione 2023, e a numerosi Consorzi di Dop e Igp, e andremo a quella di quest’anno. Ritorniamo negli Usa perché il mercato nordamericano è sempre più da consolidare, è interessato ai nostri prodotti, li apprezza molto e c’è un importante potenziale nelle esportazioni”.
“Così come il Giappone, dove l’Emilia-Romagna è la prima regione esportatrice italiana. Un territorio che esprime soprattutto qualità, una garanzia per la sicurezza alimentare e per la salute, come abbiamo visto nella missione svolta lo scorso anno- chiude-. L’Emilia-Romagna è il cuore agroalimentare del Paese, dobbiamo sostenere i nostri buoni prodotti e farli conoscere sempre di più anche per aumentare la produttività delle nostre imprese e il lavoro di tante famiglie e persone del nostro territorio”.
Dal 2020 al 2024 la Regione Emilia-Romagna ha investito circa 4,5 milioni di euro in promozione agroalimentare, di cui 2,5 milioni di euro per iniziative sul territorio nazionale e 2 milioni di euro in promozione estera e missioni internazionali con i Consorzi Dop e Igp verso i paesi terzi (in particolare Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi Uniti, Giappone). La Regione in questi anni ha messo inoltre a disposizione delle imprese e dei Consorzi che hanno fatto attività di promozione 23,1 milioni di euro, attraverso i bandi dello Sviluppo Rurale, le risorse dell’Organizzazione comune di mercato e quelle dedicate all’Enoteca Regionale.
I prodotti Dop e Igp ammontano a 3,6 miliardi di euro di produzione in Emilia-Romagna su 8,5 miliardi a livello nazionale e il comparto agro-alimentare nel suo complesso vale 34 miliardi di euro, di cui quasi 10 esportati e garantisce un alto tasso di occupazione.
La Dop economy vale oltre 80 miliardi di euro a livello europeo.
Le Indicazioni geografiche svolgono un ruolo importante nel mantenimento dell’attività economica e sociale nelle zone rurali e sono cruciali per preservare l’equilibrio territoriale a livello regionale. Un altro aspetto significativo di cui si è parlato è la ricerca: gli studi e le analisi per un livello qualitativo sempre migliore.