Si sono chiuse il 10 febbraio le iscrizioni alle scuole superiori della provincia di Reggio Emilia per il prossimo anno scolastico 2024/2025: al termine delle operazioni online per le famiglie, sono risultate 4.620 le iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado statali effettuate (un centinaio in più rispetto all’anno prima), pari al 90% (il 2% in più) degli alunni delle terze medie, che quest’anno sono 5.199, sostanzialmente stabili rispetto all’anno scorso (una piccola percentuale si iscrive infatti direttamente a scuola, mentre altri ragazzi a istituti fuori provincia). I dati, seppur non definitivi (nei prossimi giorni le singole scuole dovranno infatti accettare o smistare le iscrizioni ricevute), sono tuttavia significativi delle scelte e degli orientamenti degli studenti reggiani.

Riguardo alla distribuzione percentuale degli iscritti tra licei, istituti tecnici ed istituti professionali, dai primi dati disponibili si evidenzia un sostanziale equilibrio tra licei e tecnici: sceglie infatti un indirizzo liceale il 38,5% dei ragazzi (l’anno scorso erano il 40,7%, due anni prima il 41,5%) e un indirizzo tecnico il 38,4% (in aumento rispetto al 37,8% dell’anno scorso). In crescita anche gli indirizzi professionali, scelti dal 23,1% dei ragazzi (lo scorso anno erano il 21,5%).

Le scuole. A Reggio Emilia, rispetto alle scelte compiute dai ragazzi e dalle loro famiglie l’anno scorso, sono in aumento gli istituti Ariosto-Spallanzani (+48 iscritti che hanno scelto in gran parte il liceo classico, passato da 45 a 83 studenti), il Secchi (+32: da 54 a 86), che ha risentito positivamente dell’accorpamento allo Zanelli, Scaruffi-Levi-Tricolore (+31) e il Motti (+25). In misura più contenuta aumentano anche gli istituti Galvani-Iodi (+14) e Chierici (+13). Stabili lo Zanelli (+6) e la Filippo Re (-3). Contrariamente all’anno scorso, sono in forte calo il Pascal (-59) e il Canossa (-47), dove è soprattutto l’indirizzo scienze umane a perdere quasi un terzo di iscritti alle prime (il coreutico, al contrario, raddoppia da 10 a 19). Diminuiscono le iscrizioni anche al Moro (-36, ma la flessione non riguarda l’opzione scienze applicate) e al Nobili (-19). A Castelnovo Monti in calo l’Istituto Cattaneo (-15), in lieve aumento il Mandela (+5). Stesso aumento (+10 iscritti) per il Gobetti di Scandiano e il D’Arzo di Montecchio. A Guastalla sono in forte aumento sia il Carrara (+54) che il Russell (+36), mentre nel distretto di Correggio crescono il liceo Corso (+4) e soprattutto il convitto Corso (+17), cala l’Einaudi (-20).

Gli indirizzi. Osservando nel dettaglio l’andamento delle iscrizioni per indirizzo di studio (licei, tecnici o professionali), è possibile rilevare alcune specifiche tendenze a livello provinciale. Per quanto riguarda i licei, risulta in forte aumento solo il classico (+44 iscritti). In aumento, benché più contenuto, anche il coreutico (+9), l’artistico (+4) e lo sportivo (+3). In forte calo il liceo delle scienze umane (-49). In calo anche il liceo scientifico (-28), il linguistico (-23), il liceo delle scienze umane con opzione economico-sociale (-10) e quello scientifico con opzione scienze applicate (-10). Probabilmente non partirà il liceo del gusto dell’istituto Motti, che ha raccolto 19 iscrizioni, insufficienti – salvo deroghe – per attivare due classi prime come richiesto dagli indirizzi regionali.

Sul versante degli istituti tecnici si registra anche quest’anno un significativo aumento dell’indirizzo amministrazione, finanza e marketing (+53 iscritti). Crescono anche il CAT – costruzioni, ambiente e territorio (+42) e il tecnico turistico (+20). Più contenuto l’aumento degli indirizzi sistema moda (+5), grafico (+2) e chimico (+1). In diminuzione invece il tecnico agrario (-17), l’indirizzo elettronica ed elettrotecnica (-17) e quello informatico (-16). In calo anche l’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia, benché meno significativo (-5).

Infine, per quanto riguarda gli indirizzi professionali, l’aumento più importante riguarda i sevizi commerciali (+31) e l’odontotecnico (+21). In aumento anche l’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica (+14), l’indirizzo industria e artigianato per il made in Italy (+14), l’ottico (+13) e l’indirizzo agricoltura (+10). Stabile l’enogastronomico. In lieve calo solo i  servizi per la sanità e l’assistenza sociale (-5).