Anche l’Azienda USL di Modena è stata tra le protagoniste della seconda Giornata di coinvolgimento di pazienti e volontariato nei percorsi di cura, organizzata dall’Azienda Ospedaliera-Universitaria Senese. L’appuntamento, tenutosi venerdì scorso, 9 febbraio, presso l’Aula Magna del Centro Didattico dell’Ospedale ‘Santa Maria alle Scotte’ di Siena, ha coinvolto professionisti sanitari, realtà del terzo settore e il mondo associazionistico, che hanno condiviso progettualità ed esperienze. La mattinata è stata l’occasione per ascoltare anche i percorsi attivati da alcune aziende sanitarie nazionali, tra cui l’Ausl di Modena con l’intervento della Direttrice Generale Anna Maria Petrini (foto).
Nella sua relazione, la Direttrice Generale ha ricordato le progettualità in essere con il Terzo Settore, le basi normative, i rapporti allacciati negli anni nei vari Distretti sanitari, anche grazie ai Comitati Consultivi Misti. In particolare, l’Ausl di Modena ha istituito dieci tavoli tematici e sette tavoli distrettuali che coinvolgono oltre 270 enti del terzo settore, tutti inseriti in un elenco apposito in costante aggiornamento, con 120 convenzioni stipulate sul territorio. Grande attenzione è rivolta ai caregiver, a cui sono destinati progetti di orientamento e formazione, compreso il sostegno domiciliare. In questo percorso si inseriscono gli incontri formativi condotti da fisioterapisti e terapisti occupazionali con indicazioni su come gestire e assistere in modo corretto una persona con difficoltà motorie anche attraverso 19 video disponibili sul sito dell’Ausl.
I rapporti col Terzo Settore prevedono, inoltre, azioni specifiche rivolte alle persone affette da spettro autistico con la nascita recentemente, tra le altre cose, di un PDTA provinciale per migliorare il percorso diagnostico e di presa in carico dei pazienti. Tra i percorsi dedicati a contrastare il decadimento cognitivo, con il coinvolgimento in prima linea dei volontari, la Direttrice Generale dell’Ausl di Modena si è soffermata sul progetto delle ‘Palestre della Memoria’, realtà di prevenzione attiva in cui, settimanalmente, gruppi di anziani svolgono esercizi di stimolazione delle funzioni cognitive supportati da volontari formati dalle neuropsicologhe del Centro Disturbi Cognitivi.