Fare dell’Emilia-Romagna il polo del cinema in Italia, potenziando anche le collaborazioni internazionali, specie con Francia e Germania, aumentando la distribuzione dei prodotti cinematografici del territorio, valorizzandone la partecipazione ai festival internazionali. E poi bandi destinati alle produzioni regionali che diventeranno a finestra unica e che potranno contare su fondi Por Fesr, un cambiamento per le imprese audiovisive con l’obiettivo di portarle sempre più verso l’internazionalizzazione delle idee e ad aumentare la competitività.
Sono i punti di forza del “Programma triennale 2024-2026 per il cinema e l’audiovisivo” della Giunta regionale, che oggi è stato approvato in Assemblea legislativa.
“I numeri ci dicono che la nostra azione ha aumentato le risorse sul territorio, per numero di opere realizzate e per la partecipazione ai festival- ha rimarcato in aula l’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Il settore culturale produce risorse e posti di lavoro di qualità, e anche in questo prossimo triennio intendiamo proseguire nel sostegno all’audiovisivo, oltre che potenziare l’attività di promozione delle opere, con l’obiettivo di rendere l’Emilia-Romagna un polo di riferimento per il cinema in Italia”.
Il Piano prevede che nel 2024 la finestra dei bandi si apra a fine gennaio per i bandi nazionali e in primavera per il bando rivolto alle imprese regionali, unitamente a quella del bando annuale per lo Sviluppo, su cui si punterà con maggiore attenzione per una fase fondamentale della creazione di nuove opere.
La Regione, si impegnerà inoltre ad ampliare la rete di Comuni aderenti all’accordo territoriale che rafforza la collaborazione tra Emilia-Romagna Film Commission e gli enti locali, e a rafforzare la sinergia con le Destinazioni Turistiche, per fornire supporto e accoglienza alle produzioni cinematografiche che vorranno girare sul territorio emiliano-romagnolo. Così come verrà ampliata la platea dei fornitori di beni e servizi presenti in banca dati per consolidare la collaborazione sui territori, nonché una opportuna promozione delle professionalità del settore ai fini dell’incremento della occupazione regionale.
E anche la Promozione cinematografica sarà al centro delle attività dei prossimi tre anni, con un maggiore intervento di Emilia-Romagna Film Commission nelle linee guida per i Festival e le Rassegne sostenute, accrescendo inoltre il dialogo tra operatori, territori e istituzioni. In particolare, alle manifestazioni intenzionate a candidarsi a un contributo triennale, verranno richiesti requisiti più specifici come, ad esempio, l’impegno a coordinare i calendari e a mantenere slot fissi di svolgimento per tutta la durata del sostegno regionale. A inizio 2024 si prevede un incontro con gli operatori dei festival, per una condivisione di buone prassi.
Il triennio 2021-2023
Un periodo molto importante, quello appena concluso, che di fatto ha portato il settore dell’audiovisivo all’interno delle politiche industriali della Regione. Emilia-Romagna Film Commission chiude con dati positivi il triennio 2021-2023, preparandosi nel 2024 ad attivare il Fondo Audiovisivo regionale.
Un impegno importante della Regione a favore del settore audiovisivo in Emilia-Romagna (+17% rispetto al 2018) con sostegni per 16,8 milioni di euro, equamente distribuiti tra la produzione (53%) e la promozione (46%). Un aumento di contributi che ha riguardato, oltre allo sviluppo e la produzione cinematografica, i festival, le rassegne e i progetti triennali, con interventi di sistema fondamentali per il rafforzamento della filiera e per rendere dinamici e comunicanti i diversi ambiti beneficiari degli investimenti effettuati.
L’Emilia-Romagna conferma inoltre la sua vocazione per il cinema del reale, che costituisce il 52% dei progetti sostenuti, seguito dalle opere cinematografiche (25%), dai cortometraggi (13%), dalle opere televisive (9%) e, infine, dalle web serie che si attestano intorno all’1%. Un totale di 126 progetti sostenuti nel periodo 2021–2023, con un’attenzione all’innovazione produttiva e autoriale, attestata da 32 opere dirette da registe, 46 sceneggiati da donne, 22 sceneggiati da under 35, 68 con la certificazione ‘green film’ o di altri protocolli di sostenibilità e 24 opere prime.
Triplicato anche il costo medio dei progetti, che va dai 500mila euro del 2018 al milione e mezzo del 2023.
L’ultimo triennio ha visto inoltre i titoli finanziati dal Fondo regionale sui principali red carpet: dalla Berlinale a Cannes, da Venezia al Karlovy Vary passando attraverso Locarno, New York, Toronto, la Festa del Cinema di Roma, il Bifest di Bari e altre manifestazioni, rendendo così sempre più internazionale il cinema dell’Emilia-Romagna.