Dal mese di ottobre 2023 era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento perché si era reso responsabile di una serie di condotte persecutorie arrivando anche a chiamare più volte il centralino dei carabinieri avvertendo che avrebbe commesso un omicidio e che l’ex moglie doveva morire. L’uomo, seppur trascorsi circa 8 anni dall’allontanamento dell’ex dal domicilio familiare ha continuato a covare rancori nei confronti della donna tanto che dall’inizio dell’anno la molestava mediante ripetute telefonate, messaggi, insulti, minacce, pedinamenti e appostamenti.
In particolare l’uomo si presentava di notte sotto casa della vittima prendendo a pugni e calci la porta urlando “ ti uccido, è ora che muori”, stazionava nei pressi del luogo di lavoro della donna proferendo minacce e offendendola, le inviava messaggi di minacce arrivando persino a chiamare la centrale dei carabinieri reggiani avvertendo che avrebbe commesso un omicidio dicendo testualmente “la mia ex moglie deve morire”, al punto da cagionare in lei un perdurante e grave stato d’ansia e di paura e ingenerare nella donna un fondato timore per la propria incolumità.
Il presunto stalker è un 52enne residente a Luzzara, si sarebbe macchiato di una serie di condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della stazione di Luzzara, a cui la donna si è rivolta, l’hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di atti persecutori. La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri di Luzzara, aveva immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del presunto stalker, della misura cautelare del divieto di avvicinamento dai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli il contestuale mantenimento di una distanza di almeno 500 metri e il divieto assoluto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona.
A distanza di mesi, questa notte poco prima delle 3,00 il 52enne allertava il 112 segnalando di trovarsi sotto casa della ex moglie, richiedendo l’intervento di una pattuglia dei carabinieri altrimenti avrebbe fatto del male alla donna. I militari luzzaresi giungevano nell’immediato sul posto ed effettivamente riscontravano la presenza dell’uomo nei pressi dell’abitazione della donna. Pertanto, alla luce della flagranza di reato, relativamente alla violazione della misura cautelare dl divieto di avvicinamento l’uomo veniva arrestato e ristretto a disposizione la Procura reggiana. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale