Una nuova Sala del commiato da realizzare nell’ambito del cosiddetto “tronco di cono”, una forma simbolica che assegna a quell’area un elemento di forte spiritualità; un Museo della Memoria che possa accogliere anche eventi temporanei; uno spazio centrale declinato a verde, utilizzabile anche come parco pubblico urbano.
Sono le principali caratteristiche del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il completamento del Cimitero Rossi-Braghieri di Modena sviluppato dall’architetto Gianni Braghieri, su incarico del Comune, prevedendo adeguamenti funzionali sempre nel rispetto dell’idea e dell’immagine originaria dell’opera, da decenni punto di riferimento architettonico a livello internazionale.
Lo studio è stato illustrato questa mattina, lunedì 18 dicembre, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Palazzo comunale cui hanno partecipato, insieme all’architetto Braghieri, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora ai Servizi demografici Ludovica Carla Ferrari, l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi.
Il progetto di fattibilità, dopo una prima condivisione al Tavolo dell’Economia, verrà presentato pubblicamente nel corso di un incontro aperto al pubblico mercoledì 24 gennaio (ore 20.30, Teatro Fondazione San Carlo) e nelle settimane successive è previsto un seminario di formazione sul progetto organizzato dall’Ordine degli architetti, con il rilascio di crediti formativi professionali.
Se il cimitero rimane a tutti gli effetti la “città dei morti” immaginata nel progetto Rossi-Braghieri del 1971 (con edifici, piazze, strade, portici, monumenti, luoghi privati, spazi pubblici, luoghi di riposo e della memoria), realizzato per poco più di un terzo, attraverso la revisione del progetto si afferma l’identità urbana della “città dei morti” con la “città dei vivi”, prevedendo ulteriori funzioni in linea con la destinazione cimiteriale alla luce dei cambiamenti culturali e antropologici e della forte crescita del ricorso alla cremazione. Il cimitero Rossi-Braghieri diventa quindi un vero e proprio pezzo della “città dei vivi”, con funzioni differenti a seconda degli spazi, da quelle museali a quelle di luogo di eventi temporanei, che si integrano nella gestione cimiteriale complessiva.
Il progetto, del valore complessivo di 20 milioni di euro, andrà realizzato in più stralci successivi nel corso degli anni: già nel 2024 però potrà prendere il via la procedura per assegnare con la modalità del project financing la realizzazione del nuovo forno crematorio, con tecnologie più moderne in termini di risparmio energetico, emissioni e servizi offerti alle famiglie. L’obiettivo, infatti, è vedere realizzato il nuovo impianto e individuare la futura gestione entro la scadenza del 2026 dell’attuale concessione della gestione del forno crematorio. Sempre nel 2024, l’Amministrazione è impegnata a individuare le risorse necessarie per la realizzazione di un ulteriore stralcio di interventi dando priorità alla realizzazione della Sala del Commiato all’interno del “tronco di cono”.
Intanto, entro fine anno sarà assegnato a Braghieri l’incarico di realizzare una campagna di rilievi propedeutici all’intervento di completamento del Cimitero, che anticiperà i futuri rilievi per lo sviluppo del “gemello digitale”, una ricostruzione tridimensionale e georeferenziata del cimitero, nell’ambito del progetto più complessivo sulla città finanziato dal Pnrr con una prima tranche destinata alla creazione della piattaforma che accoglierà i vari contenuti e alle rilevazioni del verde pubblico.
COME SARÀ IL NUOVO COMPLESSO
Una Sala del commiato all’interno del “tronco di cono”, un Museo della Memoria che potrà accogliere eventi temporanei e uno spazio centrale che potrà essere parco pubblico urbano
Il progetto di completamento del cimitero rivede gli spazi non ancora realizzati originariamente pensati nel progetto Rossi-Braghieri del 1971 aggiornandoli alle attuali esigenze e alle nuove funzioni che si appresta a ricoprire il complessivo Hub cimiteriale Costi/Rossi-Braghieri.
L’ingresso porticato realizzato nel 1976 che, pur segnando il vecchio e il nuovo, diventa l’elemento di collegamento del cimitero del Costa con quello israelitico e con il nuovo ampliamento.
La spina centrale a forma di ossa originariamente pensata come elemento cementizio per ospitare loculi, nel nuovo progetto viene sostituita da esemplari di cipresso, in grado di ricostruire l’immagine complessiva che, apparendo come una vera e propria freccia, indica la direzione verso il tronco di cono. Con siepi fitte di verde, sarà un luogo indicato ad essere utilizzato come parco urbano della città.
L’edificio a tronco di cono, punto focale dell’intero complesso, verrà destinato a Sala del commiato, un luogo di riflessione e meditazione, esaltato dalla luce zenitale che imprime allo spazio conico un ulteriore elemento spirituale; uno spazio raccolto ma non chiuso e anzi trascendente dalla forma rappresentativa, in cui i vivi potranno riunirsi secondo i propri riti per dare l’ultimo saluto ai congiunti scomparsi. Il volume avrà un’altezza di 26 metri con una base di circa 14 metri che si restringerà progressivamente fino a ridursi a circa 5 metri in sommità. La struttura poggerà su un basamento cilindrico di circa 5 metri di altezza per circa 17,50 di diametro con al piano terreno una doppia pilastratura a comporre un ambiente circolare e un loggiato al primo piano che costituisce un percorso circolare interno al tronco di cono.
Da qui si diparte il percorso porticato su due livelli che, attraversando i muri verdi, consente di entrare nel cuore del nuovo complesso cimiteriale: un percorso interamente realizzato con elementi metallici, che riprendono puntualmente, nei materiali e nell’immagine, la ‘macchina’ metallica interna al cubo rosso già realizzato.
Il progetto prevede poi il completamento dell’ala ovest con la realizzazione di un nuovo edificio in cui sono previste tre aree funzionali distinte, ciascuna delle quali sviluppata su tre piani e dotata di collegamenti verticali, raggiungibili da due nuovi accessi cimiteriali.
La testata nord del nuovo edificio viene destinata a Museo con uno spazio aperto antistante l’ingresso. Il ‘Museo della Memoria’ potrà raccogliere il patrimonio storico dei grandi cimiteri europei ed extraeuropei e vedrà uno spazio destinato a mostre temporanee. L’edificio museale sarà composto da una zona di ingresso con servizi per il pubblico, reception e uffici, posta al piano terreno; e da una sala esposizioni, posta al primo piano, caratterizzata come spazio a doppia altezza con intradosso della copertura metallica in vista.
La seconda area dell’ala ovest comprenderà i servizi cimiteriali e il forno crematorio (al piano terreno), dotato dei necessari e complementari uffici e spogliatoi del personale (al primo piano) e alcuni servizi speciali (al secondo piano)
La terza area sarà destinata alle funzioni di gestione, comprendenti: gli spazi di deposito materiali, attrezzature, veicoli; gli uffici, con archivio e sala riunione; gli spogliatoi per il personale.