Un’immagine evocativa, la cui lettura può essere effettuata su più piani: al centro la fiamma di una candela la cui luce viene utilizzata dagli esperti per valutare la densità, il colore e la limpidezza dell’aceto balsamico tradizionale di Modena D.O.P., a cui si aggiunge un matraccio che contiene il prezioso oro nero e la sagoma stilizzata di una famiglia, composta da madre, padre e un figlio, protetto dal loro tenero abbraccio.
Sono questi gli elementi della creazione di Caterina Mollicone, studentessa modenese di 17 anni che frequenta la quarta C all’Istituto d’Arte Venturi, che hanno convinto la giuria a scegliere la sua proposta grafica per realizzare il manifesto che, per l’intero 2024, rappresenterà il 19° Palio della Ghirlandina, ambito premio dedicato alle produzioni familiari di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.
Un concorso che il prossimo anno raggiungerà la ventesima edizione, fortemente voluto dall’Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. che, come da tradizione, si è tenuto domenica scorsa, in occasione del Pranzo degli auguri ospitato dal Club Europa 92, durante la quale sono stati consegnati anche i diplomi alle persone che hanno partecipato con successo al corso per conduttori di acetaie.
“È un appuntamento dall’elevato valore simbolico perché trovano un’efficace sintesi due attività per noi molto importanti. Da un lato la collaborazione con il mondo dei giovani e della scuola che rappresenta una straordinaria occasione di scambio. Gli studenti, a cui ogni anno viene dato un tema da sviluppare – quest’anno abbiamo pensato allo slogan “da cosa nasce cosa” – affiancati dai loro insegnanti, imparano a conoscere un prodotto unico del territorio e sono chiamati a tradurre in proposte grafiche accattivanti le loro idee. Inoltre, nella stessa occasione consegniamo i diplomi a coloro che hanno frequentato con profitto il Corso per conduttori di acetaie. In questo caso si assicura che il passaggio delle conoscenze necessarie per dare un futuro di grande qualità al Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. avvenga nel migliore dei modi, miscelando passione e competenza. Ogni anno è anche per noi una piacevole scoperta perché s’incontrano persone con aspettative diverse. Si va da chi intende proseguire la tradizione iniziata dai genitori o dai nonni, a chi desidera avviare una nuova batteria a coloro che per ora si accontentano di acquisire conoscenze più approfondite sul prodotto più caratteristico della nostra offerta enogastronomica” ha sottolineato il presidente dell’Associazione Esperti Degustatori ABTM D.O.P. Mario Gambigliani Zoccoli.
“L’idea è nata quando abbiamo visitato l’acetaia e ho visto come viene utilizzata la luce della candela per scrutare, utilizzando il matraccio, le qualità dell’aceto che si sta affinando all’interno delle botti. Attorno a questa prima intuizione si è poi progressivamente sviluppata l’intera rappresentazione grafica” ha commentato la vincitrice del concorso Caterina Mollicone che, da grande, vorrebbe lavorare nel mondo della cinematografia.
Il manifesto del Palio, come ricordato, è frutto di un concorso di idee tra i liceali del ‘Venturi’ che ha coinvolto oltre settanta studenti di tre classi quarte, sotto la supervisione dei docenti Luigi Cappelli, Davide Pezzillo e Andrea Tedeschi. Quest’anno, per la prima volta, l’AED ha deciso di realizzare anche un calendario volto a valorizzare, oltre all’opera della vincitrice – a cui è dedicata la copertina – altre 12 proposte, una per mese, ritenute particolarmente meritevoli. Sara Feverati, Simone Galioto, Caterina Idrato, Isabella Montorsi, Alessandro Tudisco, Elisa Barbolini, Marco Bernardi, Aurora Ginestra, Chiara Querzoni, Sofia Gibertoni, Giulia Panari e Rebecca Sollazzo, questi i nomi degli studenti i cui disegni compongono il calendario 2024.
I diplomati “Conduttore di Acetaia”: tra loro anche una giovane coppia che punta a far evolvere l’acetaia di famiglia
In tutto i diplomati “Conduttori di Acetaia” quest’anno sono stati ventuno, dodici uomini e nove donne. Tra loro anche una coppia decisamente affiatata, entrambi con meno di quarant’anni, Cristiana e Stefano. Fino a pochi mesi fa si sono dedicati, con successo, ad attività decisamente lontane dal mondo dell’aceto, anche se in entrambe le famiglie la passione per l’oro nero era già presente da tempo senza che, almeno sino a oggi, si pensasse però ad una commercializzazione strutturata. Cristiana ha girato l’Europa occupandosi di marketing alberghiero. Da poco è rientrata da Passau in Germania. Esperienza internazionale anche per Stefano che nella sua “prima vita professionale” ha lavorato nel mondo del beauty, frequentando metropoli come Londra e New York. Ora, insieme, hanno deciso di far crescere ulteriormente, anche dal punto di vista imprenditoriale, l’acetaia di famiglia confermando l’attrattività anche per i giovani dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.