Da destra l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi e i curatori del progetto Silvia Sitton e Francesco Fantoni

La Modena di cinquant’anni fa e quella di oggi dialogano nella mostra fotografica che inaugura oggi, venerdì 1 dicembre, nel chiostro della Biblioteca Delfini, e in una mappa digitale interattiva che rappresenta un utile strumento per esplorare la città e visitarla con occhi nuovi. “Paolo Monti e Modena / 1973-2023” è il titolo dell’allestimento e del progetto, proposto dal Comune nell’ambito di Modena città creativa Unesco per le Media arts, che riscopre e riporta in città le immagini commissionate dall’Amministrazione comunale nell’estate del 1973 al noto fotografo Paolo Monti. Una raccolta di oltre 2mila scatti, tra stampe in bianco e nero e diapositive a colori, oggi conservati alla Biblioteca Poletti, che costituiscono uno straordinario patrimonio di conoscenza del centro storico e delle sue trasformazioni.

A distanza di cinquant’anni, il progetto dell’assessorato alla Cultura, curato dall’artista e fotografo Francesco Fantoni e dalla funzionaria comunale Silvia Sitton, intende quindi riproporre al pubblico quel patrimonio di immagini e di conoscenza, utilizzando modalità innovative di presentazione e fruizione come, appunto, la piattaforma digitale.

“Passato, presente e futuro: sono le tre linee temporali che uniscono questo progetto – afferma l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi – in un dialogo tra luoghi e spazi della città che cambiano. Un progetto che si inserisce nel percorso di Modena città creativa per le Media arts, nato raccogliendo l’esperienza della mostra che ha raccontato i primi 60 anni del quartiere San Lazzaro e che vuole offrire, attraverso due dimensioni, quella fisica e quella digitale, una nuova prospettiva di Modena”. Inoltre il progetto, aggiunge l’assessore, “consente di valorizzare il ricco patrimonio documentario progettuale e fotografico raccolto negli anni da Biblioteca Poletti, Archivio storico, ufficio Storia urbana e istituti culturali della città”.

Collegandosi al sito web https://monti.comune.modena.it anche da smartphone o tablet, mentre si passeggia per il centro storico, è possibile navigare tra tutte le fotografie realizzate da Monti nel 1973, geolocalizzate in mappa e dotate di indicazione della direzione di ripresa, per mettere a confronto la città di cinquant’anni fa con quella di oggi. Le immagini si possono consultare con modalità diverse, per esempio per nome della strada, con la possibilità di costruire itinerari tematici o di ripercorrere fisicamente gli spostamenti del fotografo nella città cinquant’anni dopo. Si possono selezionare, inoltre, solo gli scatti in bianco e nero, oppure le diapositive a colori o, ancora, le 120 doppie immagini col confronto 1973-2023.

Oltre alla mappa con le foto di Monti geolocalizzate, la piattaforma contiene anche informazioni per conoscere meglio la figura di Monti e il suo lavoro in Emilia Romagna e per esplorare la fotografia pubblica come documentazione dell’esistente. Una sezione, arricchita con le fotografie del fondo Botti-Pincelli, è dedicata al centro storico e alle trasformazioni demografiche, economiche e sociali che lo hanno attraversato nell’ultimo mezzo secolo.

“Paolo Monti e Modena” è un progetto dell’assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con Biblioteca Poletti e Biblioteca Delfini e con la Fondazione Beic-Fondo Paolo Monti. Il progetto ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

Approfondimenti sul sito web www.comune.modena.it/argomenti/cultura.

ALLA DELFINI ESPOSTI SCATTI DI IERI E DI OGGI

Resterà aperta fino all’1 aprile del 2024 la mostra inaugurata oggi nel chiostro della Biblioteca Delfini. L’allestimento collocato negli spazi all’aperto di Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande, si pone all’interno del progetto “Paolo Monti e Modena / 1973-2023” e rappresenta la componente “fisica” di un’iniziativa che si sviluppa soprattutto attraverso gli strumenti digitali, a partire dai contenuti pubblicati sul sito web https://monti.comune.modena.it.

In particolare, in mostra c’è una selezione di 69 scatti di Monti a cui vengono accostate le immagini realizzate negli stessi punti, con identica angolazione, nell’agosto 2023 dal fotografo Francesco Fantoni, che ha utilizzato gli stessi obiettivi usati da Monti adattati, però, alle moderne fotocamere digitali. L’obiettivo è fornire un immediato strumento di confronto per esplorare la città e i suoi cambiamenti, per stimolare una riflessione e un dibattito sul presente e sullo sviluppo futuro del nucleo storico di Modena.

La mostra, concepita dai curatori Fantoni e Fausto Ferri come un’installazione di grande formato, è allestita in uno spazio pubblico, aperto e molto frequentato, proprio con l’intento di renderla accessibile a un pubblico quanto più vasto e diversificato. E per l’inaugurazione, in 20 punti del centro storico corrispondenti al punto di scatto di alcune delle fotografie esposte, sono stati collocati in maniera temporanea elementi grafici di colore azzurro con Qr code, da inquadrare con lo smartphone o il tablet, per connettersi alla mappa digitale. In questo modo l’allestimento alla Delfini diventa diffuso nel territorio di riferimento, appunto il nucleo storico della città.

Informazioni anche online sul sito www.modenafuturacreativa.it/unesco/paolo-monti-e-modena-1973-2023.