Tre volumi per valorizzare il patrimonio dell’architettura contemporanea dell’Emilia-Romagna e sviluppare una ricerca sul rapporto tra opere architettoniche e città, e tra qualità di queste e del paesaggio urbano.
È la nuova collana editoriale “AER” (Sagep Editore, 2023) che, con i primi tre volumi dedicati rispettivamente a Bologna, Modena e Ravenna, si propone di affrontare la produzione contemporanea delle province della regione attraverso un’impostazione storico-critica.
La realizzazione dei volumi si è avvalsa di un comitato scientifico coordinato dai curatori della collana, Ines Tolic e Marco Pretelli dell’Università degli Studi di Bologna-Dipartimento di Architettura, e da Lorenza Bolelli dell’Assessorato regionale alla Cultura, in qualità di responsabile editoriale.
La ricerca ha tratto i suoi riferimenti principali da PatER, il catalogo regionale del patrimonio culturale, e dai numerosi archivi di architettura che i curatori hanno consultato per le loro ricerche. Oltre che alle “Opere” e ai “Progetti”, ogni volume propone una sezione dedicata alle “Rappresentazioni” della città nel cinema e nella fotografia d’autore.
“Questa ricerca può essere un utile strumento di approfondimento per avviare un serio dibattito sul futuro delle nostre città- commenta l’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. È una storia che racconta ciò che eravamo e ciò che siamo. Dal singolo progetto architettonico alla più vasta scala urbana, qui si narra di una architettura che viene rappresentata nei suoi successi, i punti alti del disegno urbano in Emilia-Romagna, ma anche nei suoi limiti di qualità, l’edilizia del secondo dopoguerra quando la priorità era dare la casa a tutti, e nel prevalere di un approccio conservativo con le sue luci e ombre. La collana è dunque al servizio di un dibattito libero e aperto, cui speriamo di contribuire”.
L’Emilia-Romagna è stata tra le prime regioni d’Italia a predisporre una mappatura completa dell’architettura di qualità realizzata nel secondo Novecento. Già alla Biennale di Venezia del 2004, la Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee (Darc), nell’esporre per la prima volta al pubblico internazionale gli esiti di una iniziale catalogazione delle architetture realizzate in Italia nel secondo dopoguerra, insisteva sulla produzione dell’Emilia-Romagna che, rimasta nell’ombra di altre regioni nel dibattito critico nazionale, veniva invece proposta all’attenzione dei visitatori della Biennale in virtù dell’alto standard delle sue architetture e città.
L’anno successivo l’attività di ricerca svolta dalla Regione Emilia-Romagna confluiva in una mostra e in una pubblicazione dal titolo Quale e Quanta. Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento, a cura di Piero Orlandi (Clueb, 2005).
I volumi sono a disposizione dei giornalisti per recensioni, facendone richiesta a:
patrimonioculturalenews@regione.emilia-romagna.it