NAPOLI (ITALPRESS) – “La prestazione contro il Real deve darci forza e consapevolezza, perchè ci consente di pensare di poter affrontare alla pari un club di livello mondiale qual è il Real. Sicuramente avremmo dovuto curare meglio i dettagli, soprattutto nelle occasioni dei gol subiti, ma possiamo crescere in questo senso”. Così il tecnico del Napoli, Rudi Garcia, in conferenza stampa a due giorni dalla sfida casalinga di domenica contro la Fiorentina, un match che arriva dopo la sconfitta di Champions, al Maradona, contro il Real Madrid di Ancelotti. “La gara di martedì dimostra che siamo forti e competitivi, adesso dobbiamo mettere in campo queste certezze anche domenica, ma con più determinazione in fase difensiva”, ha aggiunto l’allenatore francese che poi si concentra proprio sul match contro i viola. “Avevo chiesto un filotto di tre vittorie consecutive e domenica avremo la possibilità di centrare l’obiettivo. Siamo al terzo posto e loro sono al nostro fianco in classifica. Per confermarci al vertice vogliamo vincere e consolidare la nostra posizione. Sappiamo di incontrare un avversario che gioca bene e che sta facendo un buonissimo inizio di campionato”, ha spiegato l’ex mister della Roma in conferenza stampa sottolineando che “la Fiorentina ha calciatori di qualità, è ben organizzata e ha un modo di giocare ben preciso. Hanno segnato anche molti gol di testa e abbiamo studiato le loro caratteristiche. E’ una squadra che ci assomiglia sul pressing e sul recupero palla. Sappiamo che sarà un match impegnativo, ma giochiamo in casa nostra e dobbiamo essere in grado di conquistare il successo”. Garcia ha anche parlato del rapporto con lo spogliatoio, soffermandosi sul cosiddetto gruppo dei saggi. “L’ho sempre avuto in ogni mio club. E’ una mia abitudine e ho sempre cercato la collaborazione dei calciatori all’interno dello spogliatoio. La cosa certa è che ho sempre convocato io il consiglio dei saggi e mai al contrario, come ho letto da qualche parte. Io osservo e a volte mi diverto, ma quello che conta e che mi interessa è il rapporto con i miei giocatori”. Più difficili, invece, le relazioni con certi agenti, come quello di Mario Rui, ovvero Mario Giuffredi, che lo aveva criticato per aver fatto entrare il suo assistito soltanto negli ultimi 3 minuti della gara con il Real. “Io non parlo con i procuratori – ha spiegato – soprattutto con questo che piange. Ho parlato con Mario Rui e non è d’accordo con quello che ha detto. Sta dalla mia parte. L’importante è che si impegni in allenamento. Nella mia vita calcistica ho sempre voluto dei grandi terzini mancini. Qui ne ho due”, conclude riferendosi anche a Olivera.
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