Il 6 ottobre il movimento Fridays for Future (FFF) torna nelle piazze di tutto il mondo per manifestare contro la crisi climatica.
Secondo i dati riportati dall’Osservatorio Geofisico di Modena, nella nostra città il mese di settembre di quest’anno è stato il secondo più caldo dall’inizio delle rilevazioni nel 1861, con una temperatura media di 23.8°C, 3.1°C in più rispetto alla temperatura media a settembre negli ultimi 30 anni. Oltre al caldo insolito e senza tregua, settembre è stato anche un mese molto arido, con solo 3.4 mm di precipitazioni, il 95% in meno rispetto alla media.
Negli ultimi anni periodi di forte siccità si sono alternati a giorni con forti piogge: in Romagna a maggio abbiamo visto la gravità degli eventi climatici estremi, eventi che la crisi climatica renderà sempre più frequenti. Neanche dopo l’alluvione in Romagna la regione Emilia-Romagna e lo stato italiano hanno smesso di investire nei combustibili fossili, altamente impattanti: scendiamo in piazza per chiedere un’inversione di tendenza, per chiedere che i governi e le aziende mettano al centro le persone prima dei profitti, specialmente in vista della COP28 (la conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite) che si terrà a fine novembre negli Emirati Arabi Uniti.
Sosteniamo, inoltre, la richiesta di Extinction Rebellion Bologna: assieme a loro chiediamo alla Regione Emilia-Romagna e al presidente Bonaccini di anticipare gli obiettivi di neutralità climatica al 2030. Per risolvere le sfide sociali, economiche e ambientali che affrontiamo oggi e che diventeranno sempre più gravi in futuro è necessario agire ora.
Come Bologna e Forlì, assieme a tante altre città in Italia e nel mondo, anche Modena è pronta a scendere in piazza. L’appuntamento è alle ore 17.30 in piazza della Pomposa, da lì si proseguirà verso largo San Giorgio passando per via Ganaceto, via Emilia e via Farini.
Aderiscono allo sciopero le Associazioni in Rete per l’inclusione e l’Ambiente (ARIA), un insieme di associazioni modenesi e comitati attivi nel volontariato e nella sensibilizzazione alle tematiche sociali e ambientali, come ad esempio Legambiente, Libera, Frignano Gruppo Clima, Inco.Scienza e Mediterranea. Allo sciopero parteciperanno le associazioni studentesche UDU – Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi, inoltre anche la CGIL aderisce all’iniziativa.
Tutta la cittadinanza è invitata caldamente a partecipare, a portare in piazza la propria voce e i propri messaggi per dare un segnale forte relativo alla necessità di politiche che mettano al primo posto la giustizia climatica, e quindi la giustizia sociale.