“Il piano di riorganizzazione dell’emergenza urgenza presentato dall’Ausl sulla base della nuova legge regionale e approvato con una maggioranza davvero risicata di comuni, ad oggi non presenta, a nostro avviso, le tutele a lungo termine che un territorio come quello modenese deve avere e pretendere. Soprattutto nei due ambiti che sostengono il piano stesso cioè il personale specializzato nelle strutture ospedaliere e di pronto soccorso, e il volontariato sul territorio”. Così Claudia Severi, Forza Italia Sassuolo.
“Non basta la promessa del mantenimento dei servizi e delle funzioni in attesa di un Cau (Centro Assistenza e Urgenza), che scremerà i codici bianchi e verdi, alleggerendo il PS, visto che arriverà solo nel 2025. Il nostro Pronto Soccorso, infatti, è già in forte difficoltà, da tempo. E la riforma no offre garanzia che la crisi di personale e la pressione sul Pronto Soccorso stesso, nei prossimi due anni non incrementi, mandando in crisi il sistema nell’area sud” – prosegue la Consigliera Capogruppo di Forza Italia.
“Così come inquieta la pressione che, sulla base dei tagli di “mezzi” e di “mezzi avanzati sul territorio trasformati in mezzi di base”, si ripercuoterà sulla rete del volontariato su cui oggi già pesa oltre la metà del carico dell’emergenza urgenza. Il volontariato, settore dal quale in merito alla riorganizzazione riceviamo segnali non rassicuranti e di forte preoccupazione, è una ricchezza che va valorizzata e sostenuta, e non spremuta fino all’esasperazione. Per questo chiediamo all’Amministrazione comunale e al sindaco, assente al voto sul documento in Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria dello scorso 13 settembre, di monitorare passo a passo la fase di transizione”.
“Su questi punti vogliamo una Sassuolo protagonista e presente, consapevole del proprio ruolo di riferimento per tutto il distretto sud, e a sostegno di una montagna che come sottolineato anche dal voto contrario o di astensione dei sindaci locali sta continuando a subire tagli su tagli. Forza Italia è come sempre pronta a fare la propria parte” – conclude Claudia Severi.