A Modena, un intero palazzo situato in via Repubblica di Montefiorino, per complessivi 80 alloggi, di cui attualmente solo poche unità immobiliari abitate, sarà riqualificato e dato in locazione al Comune che a sua volta concederà gli appartamenti a canoni calmierati tramite Agenzia Casa.
L’immobile in questione, un edificio di otto piani costruito negli anni ’80, situato ai civici 25/29 di via Repubblica di Montefiorino (zona Torrenova, nei pressi di via Nonantolana) è di proprietà del Fondo d’investimento immobiliare Scoiattolo il cui investitore unico è la Cnpr, Cassa di previdenza dei Ragionieri e degli Esperti contabili.
Nella mattinata di giovedì 3 agosto, in Municipio, a conclusione di un approfondito percorso di condivisione, Comune di Modena e società Torre Sgr, che gestisce Fondo Scoiattolo, hanno firmato la convenzione finalizzata a concedere gli alloggi in locazione all’amministrazione comunale.
Oltre al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, erano presenti l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli, la direttrice generale del Comune Valeria Meloncelli, il direttore generale di Torre Sgr spa – Fondo Scoiattolo Diego Freddi e Guido Rosignoli vicepresidente della Cnpr.
L’operazione rientra nell’ambito del Programma di avvio del Patto per la Casa della Regione Emilia-Romagna, a cui Modena nei giorni scorsi ha aderito tramite delibera di Giunta. Il Programma regionale promuove il ricorso anche ad azioni innovative ed integrative per far fronte alla carenza di alloggi in locazione a canoni calmierati, favorendo in via prioritaria l’utilizzo del patrimonio esistente e con specifico riguardo a una “fascia intermedia” composta da nuclei che non hanno le condizioni per accedere all’edilizia residenziale pubblica, ma nemmeno riescono ad accedere al libero mercato della locazione.
Stante l’aggravarsi del problema casa, che interessa un numero crescente di famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale, l’amministrazione comunale è infatti impegnata a realizzare una filiera di risposte diversificate per far fronte a diversi tipi di disagio abitativo. Per sostenere soluzioni a canone agevolato per nuclei che, pur percependo un reddito, non riescono ad accedere al libero mercato, il Comune cerca anche di intercettare alloggi sfitti rivolgendosi ai proprietari (l’ultimo avviso pubblico risale al 2022) e a immobili di proprietà di fondi comuni d’investimento immobiliare, come già avvenuto in passato con alloggi situati in via Cerretti e in via Pisacane.
In occasione della firma della convenzione con Fondo Scoiattolo è stato annunciato anche il piano di riqualificazione dell’edificio, a carico della proprietà per un importo complessivo stimato in circa 4 milioni di euro. La convenzione, di durata ventennale, prevede infatti che il Comune assuma in locazione le unità immobiliari, comprensive di spazi comuni, posti auto, box e cantine, una volta completati i lavori di ristrutturazione che il fondo immobiliare realizzerà in un anno.
L’intervento di manutenzione straordinaria riguarderà diversi aspetti, come l’adeguamento normativo dell’impianto elettrico e l’installazione dei piani cottura elettrici al posto degli attuali a gas, la manutenzione e il rinnovo parziale dell’impianto di riscaldamento, la riparazione degli infissi e laddove fosse necessario di superfici esterne ammalorate, l’adeguamento normativo dei bagni e la sostituzione di sanitari, l’adeguamento dell’impianto idrico d’emergenza e degli elevatori con il superamento delle barriere architettoniche, lavori alla centrale termica, pulizia e la tinteggiatura di alloggi e vani comuni.
Una volta conclusi i lavori, gli alloggi, di varie metrature, saranno concessi in locazione, ad esclusione delle unità immobiliari (attualmente sette) eventualmente ancora occupate. L’assegnazione degli appartamenti avverrà attraverso Agenzia Casa, il servizio che l’amministrazione comunale ha individuato diversi anni fa e consolidato nel tempo, per reperire alloggi in locazione sul libero mercato incentivando i proprietari con specifiche garanzie circa il pagamento di canoni e le spese di ripristino. In tal modo, il Comune svolge un ruolo di intermediazione tra domanda e offerta di alloggi attraverso un processo condiviso e trasparente.