E’ entrata a far parte delle collezioni un’opera veramente originale ed unica: una “micrografia” contenente il testo integrale dell’Eneide. Questo foglio inedito, che al centro è impreziosito da uno splendido disegno con Enea che fugge da Troia in fiamme, è stato scritto dal brescellese Vincenzo Buzzi tra il 1835 e il 1840.
L’opera è stata donato alla Biblioteca Panizzi dal dott. Massimiliano Vecchi, esperto e collezionista appassionato di storia reggiana.
Buzzi era coetaneo di Antonio Panizzi, anch’egli nativo di Brescello, a cui è in titolata la Biblioteca reggiana e dovette lasciare il ducato per le sue posizioni antiestensi.
La micrografia dell’Eneide è un documento raro, senz’altro rappresentante l’opera capitale del Buzzi, che evidenzia il ruolo che hanno avuto questi esercizi di virtuosismo calligrafico tra i bibliofili dell’Ottocento, di cui esiste una tradizione reggiana non indifferente.
Occorre ricordare che la micrografia ha origini ebraiche che risalgono al IX secolo, quando artisti calligrafi iniziarono ad utilizzare minuscole scritture di testi sacri per formare disegni geometrici e astratti, in osservanza alle restrizioni della Tōrāh sulla rappresentazione figurativa di immagini sacre. Il fenomeno si evolverà poi in diverse forme artistiche nel corso dei secoli, fino ad arrivare ai calligrammi delle avanguardie artistiche novecentesche, alla pop art e all’arte contemporanea.
Oltre la micrografia, Massimiliano Vecchi ha donato alla Biblioteca Panizzi altre opere di particolare rilievo. Si tratta di un disegno alla penna acquerellato, di dimensioni notevoli, raffigurante la Cena in Emmaus, realizzato da Carlo Zatti (1809 – 1899), anch’egli nativo di Brescello, pittore di temi mitologici, biblici e storici cari al gusto neoclassico; e di quattro stampe all’acquatinta e acquaforte, tirate con inchiostro color seppia, incise dal reggiano Carlo Zucchi (Reggio Emilia, 1789 – 1849). Tre hanno la stessa tematica, (L’istruzione, la partenza e il ritorno del coscritto), mentre la quarta rappresenta una fiera di piazza.
La presentazione al pubblico della donazione Vecchi si è svolta nella Sala degli Artisti della “Panizzi” ed è stata introdotta da Valentina Galloni, dirigente dei servizi culturali del Comune.
Hanno fatto seguito gli interventi di Chiara Panizzi, conservatrice del Gabinetto delle Stampe, del donatore Massimiliano Vecchi e di Zeno Davoli, socio emerito della Deputazione reggiana di Storia Patria, che hanno diffusamente ed efficacemente illustrato le peculiarità della micrografia e la rilevanza delle opere ora confluite nelle collezioni della Biblioteca.