Modena Fiere, il sostegno degli Enti modenesiSostenere la piena operatività del quartiere fieristico di Modena, come “strumento essenziale per la promozione e il sostegno del nostro sistema produttivo e alla nostra economia”. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha presentato così in Consiglio comunale gli obiettivi delle linee d’indirizzo del protocollo d’intesa quadriennale che verrà sottoscritto anche da Provincia, Camera di commercio e Bologna Fiere spa che, rimanendo socio unico di Modena Fiere srl, si impegna a mantenere la società modenese all’interno del proprio gruppo e a confermare la sede a Modena.

Nel frattempo, infatti, il 22 giugno è in programma l’assemblea di Modena Fiere srl con all’ordine del giorno la ricapitalizzazione della società. Come già annunciato in Consiglio comunale, in occasione dell’analisi periodica delle partecipazioni societarie, in ottemperanza alla normativa nazionale, il Comune (così come Provincia e Camera di commercio) deve dismettere la propria partecipazione e lo farà non aderendo alla ricapitalizzazione.
“Ma questo – ha sottolineato Muzzarelli ricordando anche le difficoltà del settore esplose con la pandemia e poi continuate con gli effetti della guerra – non significa che vengano meno attenzione e impegno nei confronti del quartiere fieristico”.

Il documento approvato prevede quindi che Camera di commercio continui a investire risorse per sostenere Modena Fiere e le manifestazioni all’interno del quartiere fieristico, in particolare riferibili a marchi di sua proprietà, e ad adottare, come anche la Provincia, ogni azione possibile, nell’ambito delle proprie competenze, per promuoverne lo svolgimento, mentre il Comune, come proprietario del quartiere fieristico, affidato in gestione a Modena Fiere fino al 2042, assume impegni concreti su gestione e manutenzione della struttura.
Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi e Modena civica); astenuti Gruppo indipendente per Modena, Alternativa popolare e Modena al centro; voto contrario per Lega Modena, Movimento 5 stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia (assente Modena sociale).

Oltre all’impegno generale sulla valorizzazione della fiera modenese, il Comune per i prossimi tre anni (2024-2026) rinuncerà a favore della società a metà del corrispettivo dei ricavi dagli impianti fotovoltaici installati nel quartiere fieristico, che ha un valore annuale di quasi 39 mila euro, e per il quadriennio anticiperà, nei limiti delle proprie disponibilità, gli interventi di manutenzione straordinaria delle strutture che in base alla concessione spettano alla società per un importo medio annuo di circa 173 mila euro.

Ricordando che la normativa obbliga il Comune a uscire dalla società, il sindaco Muzzarelli ha affermato che, comunque, non si tratta “di un regalo a Bologna Fiere, non è una svendita del nostro patrimonio fieristico: il valore della società è azzerato e anche quest’anno chiude con una perdita di 285 mila euro e dobbiamo guardare con favore all’intenzione di Bologna Fiere di ricapitalizzare, immettendo nuove risorse nella società”.

Per il sindaco, di fronte alle difficoltà delle fiere a livello nazionale e ai cambiamenti del mercato (“se non nevica più, che ne sarà di Skipass se non si va a sciare?”), la prospettiva deve essere quella di “rafforzare il rapporto con Bologna e con le sue iniziative di internazionalizzazione per consolidare una strategia di territorio che ha ricadute positive anche per la nostra città e per le aziende modenesi, ma senza rinunciare al nostro quartiere fieristico: prima di abdicare, come fanno in tanti, ci vogliamo provare”.