Creatività, entusiasmo e gioco di squadra, sono questi gli ingredienti del progetto di comunità che vede come protagonisti, all’Ospedale di Vignola, i bambini in attesa di un intervento chirurgico in otorinolaringoiatria. Paura, disorientamento, sono le sensazioni che spesso travolgono i piccoli pazienti e nasce proprio con l’intento di arginare queste emozioni la storia intitolata ‘La Tua fantastica avventura con Anna ed Eren’ che accompagnerà i bambini dal pre-ricovero al delicato momento dell’intervento attraverso la lettura di un libro dedicato, l’utilizzo di bellissime bambole che raffigurano i protagonisti e alcuni pannelli illustrati.
Il progetto di gioco terapeutico ‘Sala operatoria per i pazienti in età pediatrica’ è attivo dal 2015 presso l’Ospedale di Vignola, gestito in maniera diretta e autonoma dal personale sanitario dell’equipe del Blocco operatorio. Durante il periodo di emergenza sanitaria legata al Covid, il percorso è stato aggiornato e arricchito dalla collaborazione fra professionisti sanitari afferenti al blocco operatorio dell’Ospedale con la Classe 5°E del Progetto Esabac ‘Iss Paradisi’ di Vignola Liceo Linguistico ‘Allegretti che nell’anno scolastico 2021–22 ha immaginato e disegnato la nuova storia, e con l’Associazione ‘Ago Filo e Dintorni’, che grazie al talento e all’arte del cucito ha realizzato le bambole di Anna ed Eren.
A rendere possibile tutta la progettualità, fortemente voluta dall’Azienda USL di Modena, sono stati una serie di attori importanti del territorio, che hanno supportato anche l’attività di fundraising per raccogliere le risorse necessarie alla realizzazione del libro: Fondazione di Vignola; Lions Club di Vignola e Castelvetro; Unione Terre di Castelli; Associazione ‘Io Sto con voi’; Associazione vignolANIMAzione; Circolo Centro Cittadino di Spilamberto; Cgil/Spi; Banca del Tempo di Spilamberto; Auser ‘La Grama’ di Marano; Anpi Spilamberto; Avis Spilamberto; Università Popolare ‘Natalia Ginzburg’ di Vignola; Centro Sociale ricreativo ‘Età Libera’ di Vignola e Mezaluna Vignola APS.
Oggi pomeriggio, mercoledì 1 marzo, si è tenuto un momento di ringraziamento rivolto a tutti gli attori coinvolti presso la Sala dei Contrari della Rocca di Vignola, concessa gratuitamente in uso dalla Fondazione di Vignola: presenti la presidente dell’Unione Terre di Castelli e Sindaca di Vignola, Emilia Muratori; la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena, Anna Maria Petrini, insieme alla Direttrice del Distretto sanitario Federica Casoni; la Presidente della Fondazione di Vignola, Carmen Vandelli; la Dirigente scolastica del Liceo Linguistico ‘Allegretti Iss Paradisi’ di Vignola, Claudia Polo, con la docente Cristina Santini;
Con loro i ragazzi della 5°E del Progetto Esabac del Paradisi e tutti i rappresentanti dei vari soggetti che hanno contribuito a trasformare il progetto in realtà.
Il progetto
Il gioco terapeutico, sin dalla sua introduzione, si è dimostrato importante per ridurre lo stress emotivo legato all’intervento chirurgico dei piccoli pazienti. Tra il 2021 e il 2022 circa 100 bambini sono stati coinvolti nel progetto ludico, mentre da inizio 2023 si è tornati ai livelli pre-Covid con 12 piccoli pazienti inseriti ogni mese.
Il percorso del bambino che sarà sottoposto ad intervento di otorinolaringoiatria (adenoidectomia/tonsillectomia) inizia dal pre-ricovero, momento in cui vengono effettuati gli esami diagnostici e la visita anestesiologica, per procedere alla programmazione dell’intervento. In questo percorso si inserisce il ‘gioco terapeutico’ e la lettura della storia di Anna ed Eren. Il bambino durante l’attività ludica conosce i professionisti, medico e infermiere, che lo accoglieranno in sala operatoria e lo accompagneranno nel viaggio dell’intervento chirurgico. Il tutto si svolge attraverso il racconto della storia fantastica, animata dai due protagonisti, a loro volta bambini, che durante il loro viaggio tra epoche diverse incontrano i vari strumenti e le terapie impiegate prima e durante l’intervento. Si possono citare, ad esempio, lo sfigmomanometro per misurare la pressione, il saturimetro per misurare l’ossigeno nel sangue e la mascherina in cui bisogna respirare per entrare nel mondo fantastico, addormentandosi. La storia termina con la consegna della ‘medaglia del coraggio’.
A rendere ancora più coinvolgente la narrazione è la possibilità per i bambini di stringere tra le mani le bambole di pezza, realizzate dall’Associazione ‘Ago Filo e Dintorni’, del tutto uguali ai disegni realizzati dagli studenti del Liceo Paradisi: Anna, bambina sportiva dai lunghi capelli rossi e ricci ed Eren, bambino bruno, con abbigliamento in stile Aladdin, con simpatico berretto verde mare.
Tutte le tappe del progetto sono disponibili alla pagina: www.ausl.mo.it/sala-operatoria-bambini
“Questo progetto è davvero frutto dell’impegno di un’intera comunità – dichiara Emilia Muratori, Presidente dell’Unione Terre di Castelli e Sindaca di Vignola -. Desidero ringraziare tutte le associazioni, le scolaresche, i docenti e i singoli cittadini che, in questi mesi, si sono impegnati e si stanno impegnando per costruire un percorso, il più possibile amicale, in grado di accompagnare i piccoli pazienti bisognosi di un intervento chirurgico e per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione di una Sala operatoria pediatrica. Tutti gli adulti sono in ansia di fronte al chirurgo, i bambini a maggior ragione hanno bisogno di essere rassicurati. Anna e Eren, in forma di libro o di pupazzo, sapranno prenderli per mano ed essere loro amici”.
“Essere vicini alla comunità non significa soltanto garantire alla popolazione una presa in carico puntuale e concreta, ma personalizzare e arricchire questa assistenza con una dose di umanità che può fare davvero la differenza – afferma Anna Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena -. Il progetto della ‘Sala operatoria per i pazienti in età pediatrica’, che contraddistingue da anni l’Ospedale di Vignola, riunisce insieme tutti questi fattori, concentrandosi sui bisogni dei bambini, che prima di sottoporsi a un intervento chirurgico devono ricevere il giusto calore e la giusta rassicurazione, che sono ‘cure’ importanti tanto quanto l’operazione in sé. Ad arricchire questa progettazione è il contributo specifico di due generazioni: quella fatta di entusiasmo e creatività dei ragazzi e delle ragazze del Liceo Paradisi, insieme all’esperienza e all’arte del cucito delle signore dell’associazione ‘Ago Filo e Dintorni’. Infine, rivolgo il mio ringraziamento ai professionisti sanitari di tutto il percorso chirurgico, alla Fondazione di Vignola, i Lions, gli enti locali e del terzo settore, che ci hanno sostenuto nella campagna di raccolta fondi. E’ stato un grande progetto di comunità”.
“Gli studenti hanno avuto, grazie a questo importante progetto fortemente voluto dal Distretto sanitario di Vignola, l’opportunità di misurarsi con quelle che a scuola definiamo ‘competenze trasversali’ evidenziando così la loro creatività, competenza linguistica e sensibilità – aggiunge la docente Cristina Santini del Liceo Linguistico ‘Allegretti Iss Paradisi’ di Vignola -. In particolare, sapere che il loro libricino poteva essere d’aiuto a ai bambini in un momento delicato come quello dell’intervento chirurgico, ha dato un senso a questo lavoro svolto con entusiasmo e dedizione. Grazie di cuore per questa opportunità”.
“La Fondazione di Vignola è lieta di ospitare nelle sale l’evento riguardante questo progetto rivolto a pazienti in età pediatrica, sottoposti ad intervento otorinolaringoiatrico – sottolinea Carmen Vandelli, Presidente della Fondazione di Vignola -. È un importante programma di umanizzazione delle cure e di valorizzazione dell’Ospedale locale, che ha coinvolto diverse realtà del territorio dell’Unione Terre dei Castelli per la sua realizzazione, compresa la Fondazione. La Fondazione di Vignola è sempre stata e sempre sarà accanto ai professionisti dell’Ospedale, in stretta collaborazione con l’Ausl, per il potenziamento della sua struttura e la dotazione di apparecchiature necessarie a migliorarne l’efficienza a tutela della salute dei cittadini, bene assolutamente primario”.