La notte del 10 dicembre 2019 sei uomini si incontrano nel parcheggio di un hotel a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano. Non è un «classico» incontro di lavoro, quello su cui piombano i carabinieri, ma è l’ultima riunione per pianificare i dettagli di un progetto criminale: sequestrare il giorno successivo un facoltoso imprenditore bolognese di 41 anni nei pressi della stazione Centrale di Milano. Un piano che se realizzato, avrebbe potuto fruttare fino a cinque milioni di euro.
Una regia che ricordava alcune produzioni televisive, al punto che gli stessi indagati facevano continui riferimenti ai protagonisti della famosa serie televisiva ‘Casa di Carta’. E come nella serie spagnola, tutti i componenti della banda (undici in tutto) avevano un nome in codice tra cui il 51enne S.G., residente a Reggio Emilia, detto «Omega 3» per la sua mania del fitness. Quest’ultimo nel corso delle indagini era considerato uno degli organizzatori: con le buone o con le cattive, avrebbe dovuto costringere l’imprenditore a fornire le password per accedere ai conti e così, attraverso i suoi token, dispositivi elettronici ideati per compiere transazione finanziarie, dirottare il denaro su conti sicuri messi a disposizione da altro complice.
Il piano era nato dalla necessità di disporre di ingenti somme di danaro: il reggiano e altre due complici avevano subìto un sequestro milionario per delle truffe telematiche messe a segno nel milanese motivo per cui, pressati dai creditori, conoscendo le disponibilità del bolognese avevano pensato a un sequestro a scopo estorsivo.
Per il 51enne residente a Reggio Emilia, dopo il fermo operato nel reggiano, l’iter processuale che l’ha visto condannato in data 30 novembre 2021 dalla Corte d’Appello a 8 anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La sentenza, divenuta esecutiva il 10 gennaio 2023, avendo la Suprema Corte di Cassazione rigettato il ricorso, ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello meneghina emettere l’ordine di carcerazione trasmesso per l’esecuzione ai carabinieri di Via Adua. I militari ricevuto il provvedimento si sono recati presso l’abitazione dell’uomo dove per questa causa si trovava ai domiciliari dal dicembre 2019, e previa notifica del provvedimento vi hanno dato esecuzione conducendolo in carcere. Detratto il pre-sofferto dovrà rimanerci sino al 9 dicembre 2027.