A Fiorano Modenese, il 27 e 28 gennaio, arrivano due bellissimi eventi per commemorare la Giornata della Memoria, ricorrenza dedicata al terrificante genocidio degli ebrei a opera del nazi-fascismo avvenuto – come tutti sappiamo – nella prima metà del ‘900.
Per cui, venerdì 27 gennaio, alle ore 21.00 presso il BLA (Biblioteca comunale, via Silvio Pellico 9), arriva lo spettacolo “Via da Fiorano – Storia di Vittorio Guastalla e Ada Finzi” a cura di Allacciati le storie. Nell’autunno del 1943 i fioranesi Ada Finzi e Vittorio Guastalla partono per destinazione ignota. Sono ebrei e fuggono dalla persecuzione nazista e fascista. Rientreranno a Fiorano solo dopo la Liberazione e Vittorio scriverà anche le prime pagine della nostra democrazia. Come riescono a salvarsi? Quali vicende portano invece alla morte alcuni loro parenti?
A seguire, sabato 28 gennaio, alle 16.30 presso il Castello di Spezzano (via del Castello, 12) invece sarà la volta di “Milena Jesenska e Margarete Buber-Neumann – Un’amicizia fiorita a Ravensbruck nell’era dei campi di concentramento”. Due donne straordinarie e assai diverse le cui vite incrociarono due totalitarismi contrapposti, quello nazista e quello stalinista e che l’onda tragica della storia gettò nell’inferno di Ravensbruck. Qui, dal loro incontro, nacque una straordinaria storia di amicizia e di solidarietà che confermò la grandezza di entrambe. Spettacolo di Rita Turrini Letture con accompagnamento musicale a cura di Circolo Culturale Artemisia APS.
In ultimo, mercoledì 8 febbraio ci dedicheremo alla Giornata del Ricordo, ricorrenza rivolta alla tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Appuntamento alle 21.00 al BLA con Enrico Miletto che presenta il suo libro “Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia”. Biografia di due donne contrapposte: Maria Pasquinelli un’ardente militante fascista e repubblichina, ossessionata dal nazionalismo, e Maria Bernetic, un’esponente di primo piano del movimento operaio triestino e della lotta partigiana. Due figure agli antipodi. Uno sguardo declinato al femminile che riesce a tratteggiare sequenze di storia e frammenti di vita pubblica e privata, segnati da valori e identità opposte.