I cento anni di Fermo Menozzi, nato a Ospizio il 10 gennaio 1923, ma residente a Fogliano da ben 94 anni sono stati festeggiati proprio il giorno del compleanno con una grande festa nell’oratorio parrocchiale.
Dopo la scuola elementare, Fermo ha iniziato a lavorare nei campi; era il settimo di tredici fratelli.
A 18 anni la chiamata alle armi: Piacenza, Salerno poi l’Africa. Catturato in Tunisia, è stato tenuto prigioniero ad Alessandria d’Egitto; per tre anni non ha avuto notizie della famiglia. E’ rientrato a casa a guerra finita, profondamente provato nel fisico, tanto da non essere subito riconosciuto dalla sorella. “La guerra è davvero brutta!”: con queste parole Fermo ha sintetizzato la sua esperienza militare.
Dal matrimonio sono nati due figli.
Ha continuato a lavorare la terra e allevare mucche fino alla pensione e oltre; poi a 90 anni ha deciso di dedicarsi solo all’orto, al pollaio e ai conigli; ora si limita a qualche passeggiata nei campi.
Dei tredici fratelli sono rimasti solo lui e la sorella Angiolina.
A festeggiarlo, con grande semplicità, il 10 gennaio erano una settantina di persone – tutte più giovani di lui!
Al rinfresco non potevano mancare il brindisi e la torta con significativi simboli: il numero 100, gli anni, e il trattore, per ricordare la sua attività di contadino.
“Fermino”, come lo chiamano, vestito a festa e sempre sorridente, ha saluto uno ad uno i partecipanti al suo compleanno, ricordando il nome di ognuno.