Si era messo al volante con un tasso alcolico oltre il triplo del consentito un 30enne denunciato dalla Polizia locale di Modena a seguito di una fuoriuscita stradale con la sua auto: durante la marcia, infatti, il mezzo condotto dal giovane ha sbandato, in un sinistro per fortuna senza conseguenze per il conducente. L’episodio, avvenuto in strada Marzaglia, costituisce uno dei due casi di guida in stato di ebbrezza di carattere penale rilevati intorno all’alba di domenica 4 dicembre dalle pattuglie del Comando di via Galilei.
In particolare il 30enne, residente in provincia di Reggio Emilia, poco prima delle 7 stava viaggiando con una Fiat Panda in direzione della periferia, proveniente da Modena, quando ha perso il controllo del veicolo ed è finito all’esterno della carreggiata. Sul posto, quindi, sono intervenuti gli equipaggi dell’Infortunistica, che hanno avviato i rilievi finalizzati a determinare le cause dell’accaduto, ancora in corso di accertamento, e hanno sottoposto l’automobilista all’alcoltest. Dall’esame è stata riscontrata la condizione di ubriachezza, con un tasso di poco superiore a 1,5 grammi per litro (il limite è 0,5).
Ha perso il controllo del veicolo, una Peugeot 2008, anche un 29enne che stava percorrendo viale Trento Trieste in direzione di viale Muratori. L’uomo, che vive a Perugia, intorno alle 7 ha urtato una Skoda Kamiq in sosta nei pressi dell’incrocio con largo Garibaldi; il mezzo, sospinto in avanti, è terminato contro una Jeep Renegade parcheggiata a breve distanza che, a sua volta, si è spostata danneggiando una Fiat Punto. Come ha poi rivelato l’alcoltest eseguito dagli operatori della Polizia locale, il conducente aveva un tasso alcolico di oltre il doppio del consentito, circa 1,2 grammi per litro.
Ai due automobilisti è stato contestato il reato di guida in stato di ebbrezza disciplinato dall’articolo 186 del Codice della strada, che ha fatto scattare il ritiro delle patenti e ha comportato per la Fiat Panda guidata dal 30enne il fermo amministrativo per 30 giorni. Sarà ora l’Autorità giudiziaria a decidere in quale misura applicare le eventuali sanzioni penali a loro carico. La situazione più complessa è proprio quella del 30enne, la cui alterazione (superiore a 1,5 grammi di alcol nel sangue) lo colloca nella terza e più grave fascia individuata dalla normativa, che prevede un’ammenda fino a 6mila euro, pure raddoppiabile tenendo conto della dinamica dell’incidente, l’arresto da sei mesi a un anno e la sospensione della patente da uno a due anni. Inoltre, la sanzione potrà essere aumentata da un terzo alla metà, dal momento che i fatti sono stati commessi nelle ore notturne, ovvero dopo le 22 e prima delle 7.
Mentre il 29enne ricade nella seconda fascia di gravità definita del Codice, cioè da 0,8 a 1,5 grammi di alcol nel sangue: secondo questa fattispecie l’ammenda può arrivare a 3.200 euro, l’arresto a sei mesi e il ritiro del documento di guida a un anno. Anche in questo caso, comunque, la dinamica del sinistro può generare un raddoppio del verbale e la collocazione dell’episodio nella fascia oraria notturna potrebbe comportare un’ulteriore maggiorazione della sanzione. Ai proprietari delle tre auto rimaste danneggiate nell’episodio di viale Trento Trieste, inoltre, saranno fornite le informazioni della controparte, con cui potranno decidere di avviare l’iter assicurativo finalizzato alla richiesta di risarcimento dei danni ai mezzi.