Individuare lesioni pre-cancerose, anche molto piccole, grazie a strumentazioni sofisticate per diagnosticare precocemente patologie neoplastiche, riducendo il più possibile l’impatto delle terapie chirurgiche sulla qualità di vita della persona.
È questo l’obiettivo numero uno della nuova tecnologia che l’associazione La Nostra Mirandola Odv, presieduta dalla professoressa Nicoletta Vecchi Arbizzi, ha donato all’Azienda USL di Modena per l’Ospedale Santa Maria Bianca, insieme ad altri soggetti del territorio tra cui Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Baraldini Costruzioni, Icotet, Livanova e Doteco.
In particolare, grazie alla generosità della comunità mirandolese la Struttura complessa di Otorinolaringoiatria di Area Nord, diretta dal dottor Sauro Tassi, può contare su una colonna videoscopica di ultima generazione, strumento che consente di eseguire rinofibrolaringoscopie e stroboscopie ad altissima risoluzione, con la possibilità, inoltre, di archiviare le immagini acquisite, elemento molto importante nel follow-up dei pazienti.
La colonna videoscopica consente di condurre accurate indagini diagnostiche su cavità nasali, rinofaringe, faringe, ipofaringe e laringe, sede delle corde vocali. L’altissima definizione di questa tecnologia offre la possibilità di diagnosticare precocemente le patologie neoplastiche maligne, oltre a valutare correttamente tutte le patologie benigne e disfunzionali. Grazie a questa importante donazione, inoltre, sarà possibile attivare l’ambulatorio foniatrico, destinato allo studio dei disturbi della voce.
“Ringrazierò per sempre con tanta riconoscenza tutte le ditte e le persone che mi aiutano da 21 anni a realizzare i progetti per potenziare il nostro ospedale – sottolinea la prof.ssa Nicoletta Vecchi Arbizzi, Presidente dell’associazione La Nostra Mirandola Odv –. Questa donazione ha coinvolto anche 21 classi delle scuole primarie di Mirandola e Medolla, per sensibilizzare i bambini e le loro famiglie alla solidarietà umana verso il nostro prossimo, in un momento storico in cui l’egocentrismo sembra aver preso il sopravvento nelle dinamiche relazionali e sociali”.
“Ringrazio di cuore la professoressa Arbizzi e tutti i soggetti che hanno contribuito alla donazione di questa colonna tecnologica videoscopica di altissimo livello – specifica il dottor Tassi –, che pone il Santa Maria Bianca al pari con gli standard nazionali ed europei nella diagnosi delle patologie neoformative e disfunzionali delle prime vie aereodigestive. La riorganizzazione dell’attività di Otorinolaringoiatria presso l’ospedale di Mirandola e in tutta l’Area Nord è sempre più in linea con i principi che governano la sanità moderna: prestazioni efficaci e appropriate, convergenza con le altre discipline e centralità del paziente con presa in carico nel percorso diagnostico-terapeutico”.
“L’Azienda USL lavora costantemente per innalzare il livello qualitativo di assistenza a vantaggio dei cittadini – afferma la Direttrice Sanitaria Romana Bacchi – e quando il territorio, in tutte le sue espressioni, è al nostro fianco e ci supporta, tutto diventa più facile. So quanto l’Associazione La Nostra Mirandola e la professoressa Arbizzi hanno fatto in questi anni e continuano a fare per la sanità locale, con una costanza e una sensibilità impressionante: a loro e a tutti i donatori che hanno contribuito all’acquisto di questa strumentazione, il più sentito ringraziamento da parte della Direzione aziendale”.
L’ORL di Mirandola – Al Santa Maria Bianca viene eseguita attività chirurgica per quanto riguarda l’orecchio e chirurgia funzionale per il naso, oltre all’attività ambulatoriale di secondo livello a integrazione delle prestazioni fornite dagli specialisti ambulatoriali. Vengono inoltre eseguite visite audiologiche grazie alla presenza di una tecnica audiometrista, fibroscopie, e visite otorinolaringoiatriche. La collaborazione multidisciplinare con la Pneumologia e l’Endocrinologia consente di prendere in carico pazienti affetti da apnee notturne e pazienti con indicazioni chirurgiche tiroidee.
Nel 2021 a Mirandola sono stati eseguiti 120 interventi tra settoturbinoplastiche (che servono per migliorare la respirazione nasale) e miringoplastiche (mirate alla ricostruzione della membrana timpanica), mentre dal punto di vista ambulatoriale sono state eseguite 3.500 prestazioni totali, tra visite ed esami.