Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Modena ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso, su richiesta della Procura della Repubblica, dal Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione- nei confronti di un 50enne vignolese, già condannato in via definitiva per ricettazione e reati fiscali, sottoponendo a vincolo, nelle province di Modena e Reggio Emilia, unidici unità immobiliari, tra cui 5 appartamenti, 2 autovetture, rapporti finanziari, monili e lingotti in oro, orologi di pregio, per un valore stimato pari a circa 1,5 milioni di euro.
L’esecuzione del provvedimento ablativo della confisca dei beni, rappresenta l’epilogo di una complessa ed articolata attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, su delega della Procura della Repubblica, finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del proposto e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari acquisiti illecitamente dallo stesso e dal suo nucleo familiare. All’uomo, infatti, è stata riconosciuta una pericolosità sociale generica alla luce del suo coinvolgimento in diversi procedimenti penali, che hanno permesso di individuare e ricostruire un’organizzazione criminale che, tramite la sistematica creazione di falsi crediti I.V.A., ha generato una rilevante evasione da “riscossione”, utilizzando il sistema della compensazione e causando ali ‘Erario un danno quantificato in decine di milioni di euro a partire dal 2015.
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle, consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini penali, nonché nell’esame, nel confronto e nell’intreccio di informazioni estratte dalle diverse banche dati, hanno permesso di verificare una netta sproporzione tra i beni nella disponibilità del proposto e la sua effettiva capacità economica.
In base agli elementi raccolti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Modena, la Procura della Repubblica ha chiesto l’applicazione della misura di prevenzione personale della “sorveglianza speciale” ex D.Lgs. nr. 15912011 nonché di una misura di prevenzione patrimoniale volta all’applicazione della misura ablativa sui beni, che per gli elementi compendiati, sono risultati acquistati con i proventi dell’attività illecita, in ossequio al cosiddetto requisito di “correlazione temporale” tra acquisizione e pericolosità, fino alla concorrenza dell’importo ritenuto “sproporzionato” dal Tribunale di Bologna. Richiesta accolta dal Tribunale di Bologna- Sezione Misure di Prevenzione.
Il proposto è stato raggiunto anche dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni.