Il Comune di Bologna aumenta i contributi per le famiglie con bambini da 0 a 3 anni che usufruiscono dei servizi conciliativi. La decisione è stata presa dalla Giunta comunale nella seduta di martedì scorso, su proposta dell’assessore alla Scuola Daniele Ara. In considerazione dell’attuale livello di copertura dei servizi educativi 0-3 tradizionali, l’Amministrazione ha voluto dunque potenziare gli interventi di conciliazione, per ampliarne l’efficacia e garantire una più ampia diffusione e fruizione da parte delle famiglie che per scelta decidono utilizzare servizi conciliativi e per quelle che li attivano come modalità alternativa al nido e agli altri servizi educativi 0-3.
In particolare, per il progetto Educare in Famiglia, fino ai 18 mila euro di Isee il contributo passerà da 400 a 600 euro mensili, da 18 a 21 mila euro di Isee passa da 350 a 500, da 21 a 26 mila euro di Isee passa da 300 a 400, da 26 a 45 mila euro di Isee passa da 240 a 300 euro, e oltre i 45 mila euro di Isee sarà di 200 euro.
Per il progetto TataBologna si passa da un contributo di 200 euro mensili, corrisposto indipendentemente dalla situazione economica e patrimoniale della famiglia, a un nuovo contributo che tiene conto dell’Isee, così articolato: fino a 18 mila euro di Isee il contributo mensile sarà di 400 euro, da 18 a 21 mila euro di Isee il contributo sarà di 350 euro, da 21 a 26 mila euro di Isee sarà di 300 euro, da 26 a 45 mila euro di Isee sarà di 280 euro e oltre i 45 mila euro di Isee sarà di 200 euro.
Rimane stabile il contributo mensile del progetto BimboBò, che ammonta a 300 euro (o 400 euro in caso di alternanza padre e madre o parti gemellari) per ogni mese di congedo parentale, fino a un massimo di 5 mesi.
La delibera prevede anche una serie di modifiche ai servizi per creare una maggiore integrazione tra le azioni messe in campo a sostegno della genitorialità nella prima infanzia, migliorare la flessibilità e l’accessibilità degli interventi. Nel dettaglio, per il progetto BimboBò, si sono semplificate le modalità di accesso prevedendo un bando annuale aperto in sostituzione di quello attuale che viene rinnovato ogni tre mesi. Per i due progetti TataBologna ed Educare in famiglia, pur nelle loro differenti peculiarità, si sono uniformati alcuni parametri come la modalità di presentazione della domanda, prevedendo un avviso annuale aperto e unico per entrambi i progetti; la durata del sostegno economico, prevedendo per entrambi i progetti il contributo per massimo 12 mesi all’anno; l’orario di lavoro settimanale minimo ammissibile per l’educatore e per la baby sitter, prevedendo per entrambe le tipologie almeno 20 ore settimanali; la modalità di erogazione del contributo, prevedendo in entrambi i casi una liquidazione per bimestre.